Javier Zanetti parla più da tifoso che da ex calciatore e capitano. Per lui la vittoria dei Mondiali da parte dell’Argentina è qualcosa che va oltre il calcio: “È il riscatto di un popolo, di una generazione intera di calciatori. La più bella immagine per me è stata vedere i miei figli in lacrime, che piangevano per l’emozione. Eravamo tutti insieme, tutta la famiglia qui a Doha. È stato un momento unico, indimenticabile”.
Lo storico capitano dell’Inter del Triplete ha fatto capire quanto sia importante per il suo Paese ottenere un riscatto attraverso lo sport. Il trionfo mondiale mancava da ben 36 anni, una questione di orgoglio per i suoi connazionali: “Questo è un sogno. Un sogno che questi ragazzi hanno regalato a un popolo, a una nazione, a quarantacinque milioni di argentini che non volevano altro che poter festeggiare questa coppa”.
Il Mondiale di Messi secondo Zanetti
Intervistato da Repubblica, Zanetti ha fatto capire di essersi immediatamente visto con Leo Messi: “Sì, sono entrato in campo e sono andato da lui. È stato un momento molto emozionante: ci siamo abbracciati, abbiamo riso. Gli ho detto che ero felice, che se lo meritava, che era il suo destino. Lui meritava questo trionfo più di tutti. Vederlo alzare la Coppa del mondo era l’immagine che penso tutto il mondo volesse vedere, era semplicemente giusto che questa cosa succedesse a un ragazzo e a un giocatore come lui”.
Non solo la Pulce. Il vicepresidente interista ha parlato dei meriti di Lionel Scaloni: “La sua grandezza è quella di essere un allenatore umile, un uomo semplice: ma grazie a questa dote ha fatto vedere fin dall’inizio che aveva qualcosa di speciale, che poteva regalarci questo traguardo. La squadra ha dato l’anima, ha vissuto un Mondiale in crescendo. Ha perso all’inizio, ma quella sconfitta ha fatto bene, ha creato un legame”.
Seguiteci anche su Instagram, per scoprire tante curiosità dal mondo del calcio.
Cammuca
Se volete seguire altre notizie sul mondo del Calcio cliccate QUI.
Fonte immagine: *Profilo Instagram @javierzanetti