Javier Zanetti ha tanti argomenti da trattare. In primis quello che è accaduto nella Curva Nord di San Siro, con tanti tifosi costretti dagli ultras a lasciare lo stadio: “Non credo che ora la gente voglia scappare, l’impulso del tifoso è più forte di quel che è accaduto. Però vanno rispettati i valori dello sport. Cose come quelle dell’altra sera non mi piacciono. Lavoreremo sempre per riempire lo stadio”.
Il vicepresidente dell’Inter ne ha parlato in una lunga intervista per il quotidiano Il Giorno. E a proposito di San Siro, c’è la consapevolezza che presto il tempio potrebbe scomparire: “Dispiace perdere San Siro: c’è una visione romantica, ma è tempo di grande innovazione. Dobbiamo migliorare la struttura per offrire al tifoso uno stadio all’avanguardia e un’esperienza che vada oltre la partita”.
Zanetti e l’Inter del futuro
Durante l’intervista Zanetti ha parlato del suo rapporto con Massimo Moratti. Dallo storico presidente nerazzurro c’è qualcosa che lui ha sicuramente ereditato: “Sicuramente il senso di appartenenza. Moratti e suo padre sono l’Inter. Ci sentiamo spesso, per questo club sarà sempre importante. Io cerco di continuare a trasmettere i veri valori dell’Inter come faceva lui”.
Un senso di appartenenza che il capitano dello storico Triplete vorrebbe trasmettere anche a Milan Skriniar. Il difensore slovacco è in scadenza di contratto, ma El Tractor ha un precedente sul quale fare leva: “Parlo spesso con i ragazzi e Skriniar ha un profilo molto importante per come approccia la cultura del lavoro. Io in passato ero così: parlare poco, dimostrare tanto. Spero resti a lungo con noi. Quando arrivai a Milano per me l’Inter era il massimo, e ho fatto tutta la carriera qui”.
Un grande capitano che non ha mai abbandonato la nave.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @javierzanetti