Durante un’intervista per verissimo, Virginia Mihajlovic è tornata a parlare della sua vita e di come questa è andata avanti dopo la tragica scomparsa del grande campione del mondo del calcio Siniša Mihajlović.
Sono state moltissime le tappe che la giovane donna ha dovuto superare da sola, senza la presenza del padre, ma con la costante presenza della madre e del resto della sua famiglia: tra queste anche la tappa del matrimonio, con Alessandro Vogliacco, il difensore del Genoa, sposato lo scorso giugno.
In merito a questo, molto emozionata, ha spiegato di aver dovuto rinviare spesso le nozze proprio per alcuni problemi di salute dell’ex allenatore del Bologna, infatti afferma:
“Rimandavo il matrimonio da un anno per papà. Assistere al nostro matrimonio per lui era la cosa più bella. Io speravo che riuscisse ad esserci, era il mio sogno arrivare all’altare con papà. Io però l’ho sentito accanto, durante tutta la giornata. Il matrimonio è qià una giornata emozionante, è stato difficile vivermi la giornata appieno, ma ce l’ho fatta. Ho pensato all’amore per Alessandro, ero certa che lui mi guardasse. Mi sono sentita protetta, la sua presenza la sento”.
Una presenza che già in passato gli aveva fatti unire, perché proprio grazie a Siniša che i due si sono conosciuti, infatti Virginia racconta: “Ci siamo conosciuti a Torino, mio padre in quell’anno allenava il Torino e Alessandro giocava a Torino, nella Primavera della Juve. Ci siamo innamorati subito, sono timida e selettiva ma quando l’ho conosciuto mi sono sorpresa di me stessa. Con lui ero contenta, ho capito subito che lui era quello giusto. Ho avuto questa sensazione”.
Tuttavia, nonostante questa grande assenza il giorno del matrimonio, Virginia racconta di come il padre fosse cambiato molto dopo la nascita della nipote Violante, e ricorda un uomo molto felice contento, che amava tantissimo la piccola nipotina, che era riuscita anche a cambiare un po’ il suo temperamento, infatti afferma:
“Papà era felicissimo, la amava tantissimo. Lui era tosto, rigido, ma era cambiato: si emozionava, piangeva, era espansivo. È cambiato con Violante. Quando è arrivata lui era guarito, stava bene, eravamo contenti. Lui è stato un nonno perfetto. Violante non se lo ricorderà, ma io le parlerò sempre di lui, per fortuna ho tantissime foto e video”.
Quella di Siniša, è una figura che sarà sempre presente nelle loro vite nonostante la tragica e prematura scomparsa, con cui tuttora continuano a fare i conti, soprattutto la madre
Arianna Rapaccioni, su cui Virginia ha fatto sapere: “Lei è una donna forte, in questi anni ha sofferto tanto, è stata sempre accanto a lui negli ospedali. Ha passato momenti difficili, ma è forte. Papà era un duro all’apparenza ma dolce e sensibile, mamma è davvero forte. Piano piano si sta riprendendo. Davanti a noi non ha mai dato cenno di cedimento”.
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