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Il calcio come rinascita: Ujkani si racconta.

Il giocatore del Torino ha vissuto da piccolo la guerra civile in Kosovo.

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Fonte immagine: Instagram

Di storie tristi ne è pieno il mondo, ma quella di Ujkani sembra davvero lontana da noi e dalla nostra realtà, anche se non è cosi. Era solo pochi anni fa, era ancora un bambino quando si è ritrovato nel bel mezzo di una guerra civile, in Kosovo, dove ha perso molte persone care e dalla quale è riuscito a salvarsi solo perché insieme alla sua famiglia è fuggito in Belgio.

“Ho perso due zii e le loro mogli, anche la moglie di mio cugino con la sua bambina. Abbiamo perso tutto, perché tutte le case del villaggio andarono distrutte e la mia famiglia ha dovuto ricominciare da zero. Grazie ad un consiglio da parte di un avvocato a mio padre, siamo riusciti a scappare in tempo dalla guerra, scappando in Belgio, un paese a cui devo moltissimo”. – afferma intervistato dal quotidiano spagnolo Marca.

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Il calcio come rinascita

 

Adesso con la sua presenza nel mondo del calcio, il suo obiettivo è quello di lanciare un messaggio: “voglio aiutare a dare un’immagine positiva del Kosovo e della sua gente. Questo è uno degli obiettivi della nostra nazionale, mostrare al mondo la nostra mentalità, le nostre tradizioni e che la gente del Kosovo è aperta e solidale. Siamo brave persone. E il calcio può aiutarci a dimostrarlo”.

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