Tristan da Cunha è la terra più remota del mondo, si trova a 2.450 km da Citta del Capo e a 3.415 km da Montevideo, ovvero le città più “vicine”.
Attualmente ci vivono circa 300 persone, è un arcipelago che fa parte della Gran Bretagna e la sua storia è legata in parte a quella dell’Italia, poiché due naufraghi nostri connazionali sono rimasti là e hanno contribuito allo sviluppo di quella comunità: i cognomi Repetto e Lavarello, infatti, sono ancora presenti sull’isola.
C’è anche la squadra di calcio più remota del mondo – Tristan da Cunha Football Club – che solo da 2005 ha uno stemma, delle divise e prova a trovare avversari per partite amichevoli.
A dire il vero non è neanche facile trovare undici giocatori da mandare in campo, ma tant’è.
A calcio si iniziò a giocare intorno al 1940, con alcuni isolani che sfidarono visitatori sudafricani, statunitensi e norvegesi.
La storia recente è merito di Leon Glass, che procurò circa 15 anni fa le divise bianco-azzurre da un’azienda di pesca locale.
Una sorta di campionato nazionale viene giocato il giorno della Regina, quando i calciatori si dividono in due squadre, gli Sharks e i Lions, per sfidarsi in un brevissimo torneo.
Il grande obiettivo è quello di far partecipare la squadra agli Island Games del 2021.
Fonte immagine: Needpix
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Marco Carli