Jannik Sinner non vuole smettere di crescere e di migliorare. Sopratutto se ripensa a partite difficili da digerire, come quella persa in rimonta contro Djokovic a Wimbledon: “Ci penso, certo e dopo qualche giorno di malumore ho cercato di vedere il lato positivo, ovvero che Nole ha dovuto alzare il livello al massimo, sennò sarebbe finita diversamente. Alla fine sembra quasi che io sia crollato e, invece no: è lui che mi ha portato in un’altra dimensione”.
A proposito di quella partita, il numero 10 al mondo ha fatto capire quanto sia stata pesante la crescita del campione serbo nel corso dei vari set: “Più che altro ti stimola, provi a capire davvero come faccia, se ci sia un segreto o un modo per riuscirci. In quante partite Nole è finito sotto di due set? Tante. Quante poi ne ha vinte? Tantissime. Nel quinto ha risposto al 92%: significa che più andava avanti la partita, più lui riusciva a leggere i miei colpi”.
Sinner cresce, si diverte e vince
Al di là di quel precedente, che sicuramente lo ha segnato a livello mentale, Sinner ha fatto capire che per lui il tennis è principalmente divertimento: “A me è sempre piaciuto giocare, ho scelto il tennis per questo, perché è la mia passione. A volte c’è stanchezza, a volte qualche delusione, ma noi atleti di alto livello siamo persone fortunate. Non dobbiamo mai smettere di guardare il mondo che ci circonda e capire che siamo privilegiati”.
Anche se ora arriva l’ultimo Slam del 2022, gli Us Open. Qui Sinner, come rivela in un’intervista per la Gazzetta dello Sport, non vuole porsi alcun limite: “Finora la stagione è stata buona, ma poteva essere molto migliore senza i problemi fisici che mi hanno frenato quando stavo giocando bene. Ora arriva l’America per crescere ancora. Non voglio mica fermarmi ai quarti: voglio andare più lontano, fino in fondo… Continuando a lavorare così, bisogna porsi traguardi più importanti”.
Tutta l’Italia si schiera dalla parte del suo giovane talento.
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