Spopola da giorni sul web la notizia per la quale Shaquille O’Neal, l’ex campione dell’NBA, avrebbe attirato l’attenzione dicendo di non essere molto d’accorso sul dover essere un bancomat per i propri figli.
“Non darò soldi ai miei figli. Sono io quello ricco, non loro” è così che esordisce e scatena emozioni contrastanti, tra chi la trova solo una scusa per mascherare il suo essere un po’ un braccino corto e chi invece ritiene che sia giusto che i figli non si cullino sul patrimonio del padre per vivere e finire per non coltivare alcuna aspirazione.
Come sempre la strada giusta si trova nella via di mezzo: non è giusto essere totalmente assente e indifferente di fronte alle esigenze e ai bisogni di un figlio, ma non è nemmeno giusto essere sempre presente nel risolvere tutti i problemi che gli si presentano senza dargli la possibilità di affrontarli.
“Devono imparare cosa sia l’impegno e farsi strada nel mondo del lavoro con le loro gambe, devono ottenere una laurea o un diploma superiore o, se vogliono che investa in una delle loro attività, non potranno fare altro che farmi una presentazione a tutti gli effetti. Devono vendermela. Questo è qualcosa che ho chiarito molto bene, non darò loro neanche un soldo solo perché sono i miei figli”.
Un pensiero con una logica, ma quando sei un ex cestista che ha guadagnato più di 286 milioni di dollari durante il periodo in cui ha giocato in NBA, con un patrimonio netto di oltre 400 milioni di dollari, forse un regalo anche senza motivo lo puoi fare, proprio perché lui per primo è nato e vissuto da povero nel New Jersey.
Tutta via per O’Neal la regola è questa: studio uguale soldi.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @shaq
