Se Atene piange, Sparta non ride. Ormai tra anticipi e posticipi di Serie A c’è tutto il tempo di prendere in giro la diretta avversaria che fa un passo falso. La Juve pareggia il derby con il Torino e i milanesi e i napoletani si scatenano. Il sabato, però, il Milan chiude sul 2 a 2 la gara con la Salernitana e tocca ai cugini dare il meglio via social. Peccato che il peggio lo diano poi sul campo, perdendo in casa con il Sassuolo. E se il Napoli è pronto a godere, ringraziare che pareggia a cinque minuti dalla fine, il lunedì sera, con il Cagliari.
Sembra tutto organizzato da Zuckenberg, non dalla Lega calcio… Da Mr. Facebook che vuole generare un po’ di traffico. La verità è che la Coppa logora (anche se si potrebbe rispondere con un “logora chi non la fa”, di Andreottiana memoria ) e anche se in campionato trovi avversarie più deboli tu non sei al 100%. Non dimentichiamo che sta, gradualmente, tornando il peso del fattore campo, con l’incremento della presenza dei tifosi negli stadi. Se tre mesi fa andavi a Salerno ed era semplicemente una squadra più debole contro una più forte, ora quella più debole ha un sostegno vero, meravigliosamente trascinante. Oltre al fatto che la nuova proprietà ha subito coinvolto un signor dirigente come Sabatini e ha investito a gennaio, quindi non è più la squadra, e la società, di inizio stagione.
Ma, al di la dell’aspetto tecnico, ringraziamo che nel nostro campionato ci siano ancora alcune sorprese. Poi, certo, il Bologna non vincerà lo scudetto e l’Atalanta non retrocederà, però ci sono varie occasioni per divertirsi. E anche per punzecchiarsi, come dicevo ad inizio articolo. Il giorno che smetteremo di essere tifosi sarà finito lo sport e poi noi italiani siamo così. Due anni a guardarci male tra pro vax e no vax, meglio farlo tra interisti e milanisti, o tra romanisti e laziali. Magari capiremo poco del 4-4-2, ma sicuramente più della proteina Spike…
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