Un campionato che dura la bellezza di 9 mesi e può vivere momenti alterni. Serve continuità per vincere lo scudetto e questa direte voi, è una banalità imbarazzante. E avete ragione.
Tutt’altro che banale è il percorso delle protagoniste di questo campionato che proseguono a corrente alternata e quando sembra che una di queste possa prendere il largo, inciampa miseramente rimettendo tutto in discussione, rendendo le ultime 7 giornate quanto di più incerto e impronosticabile.
Un altro bonus sprecato
Il Milan rimane in testa alla classifica ma nella giornata che lasciava pensare ad un possibile allungo, subisce psicologicamente la pressione delle vittorie di Inter e Napoli e va a sbattere contro un Bologna guardingo e determinato. Non è la prima volta che i rossoneri sciupano occasioni di questo genere, basti guardare i match contro Spezia, Salernitana e Udinese in cui hanno raccolto la miseria di due punti. Situazione difficile da spiegare perchè negli scontri diretti gli uomini di Pioli hanno mostrato il loro lato migliore e invece anche in questa circostanza, è mancata quella ferocia necessaria per portare a casa i 3 punti. La sensazione è che per una squadra giovane e poco abituata al vertice della classifica, si faccia sentire inconsciamente la vicinanza dell’obiettivo che è lì a portata di mano ma che rischia di sfuggire come una saponetta. Il calendario non sorride ai rossoneri che nelle prossime settimane avranno incroci pericolosi ma qui potrebbe venir fuori il paradosso. Giocando da sfavoriti e liberandosi mentalmente della zavorra di dover vincere a tutti i costi, l’inerzia potrebbe ribaltarsi ancora.
Brutti e vincenti
Il derby d’Italia tra Juventus e Inter è da sempre una partita elettrica, quasi isterica e non vi nego che domenica sera, già dai primi minuti ho pensato che per nulla al mondo avrei voluto essere al posto dell’arbitro Irrati e dei suoi assistenti al Var. E infatti anche in questa circostanza le polemiche non sono mancate visto che le decisioni prese hanno scontentato un po’ tutti, soprattutto i bianconeri.
Al netto di ciò, ha colpito la verve bianconera nel riuscire a imporre il proprio ritmo ai nerazzurri per larghi tratti della partita, ribaltando tutto ciò che abbiamo visto finora in campionato. La squadra di Allegri ha creato tanto ma ha mancato la realizzazione in più di una circostanza subendo il gol da Calhanoglu nell’unico tiro nello specchio di tutta la partita dei nerazzurri. Gli uomini di Inzaghi sono apparsi sotto ritmo, incapaci di innescare le punte ma tuttavia, si sono difesi con un certo ordine, portando a casa una vittoria dal peso specifico indefinibile con il celeberrimo morbo del “horto muso” che ormai colpisce anche gli insospettabili.
E adesso il Napoli sogna…
Lo ammetto, non mi aspettavo che accadesse. Le assenze di Rrahmani e Osimhen lasciavano presagire una giornata difficile per i partenopei al Gewiss Stadium e invece, con la personalità della grande squadra. Il Napoli vince a Bergamo dimostrando di essere cinica e spietata nelle poche occasioni create al cospetto di un’Atalanta che ancora una volta si smarrisce tra le mura amiche, come troppe volte è accaduto in questa stagione.
Cinismo è proprio la parola chiave. A sette giornate dal traguardo ogni errore vale doppio e la capacità di azzannare le partite rischia di essere la chiave per cucirsi addosso questo tanto agognato tricolore, a patto che il suo peso non faccia tremare le gambe.
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Fonte immagine: *Pagina Facebook AC Milan