L’ultima stagione ha insegnato qualcosa a Sergio Perez. Ovvero che da un anno all’altro può cambiare tutto, anche il semplice salire su una vettura di Formula 1: “Anche noi piloti sottovalutiamo questo tipo di sfide finché non le viviamo in prima persona. Guidare una vettura equipaggiata con una power unit diversa rappresenta una sfida impegnativa, così come passare da una monoposto ad assetto low rake ad una con assetto high rake. Il modo in cui ci si approccia a queste cose è del tutto diverso”.
Il pilota messicano è arrivato alla Red Bull lo scorso anno. E si è subito reso conto delle grandi differenze con le sue abitudini passate: “Devi imparare delle nuove tecniche quando cambi scuderia. Praticamente tutto ciò che ero abituato a fare in precedenza non ha mai funzionato su questa auto. Sarebbe accaduta la stessa cosa se Max Verstappen fosse passato dalla Red Bull alla Mercedes”.
Sergio Perez svela le differenze
Nel fare alcuni esempi Perez ha fatto capire che la Force India che guidava fino al 2020 aveva grossi richiami alla Mercedes. Qualcosa di totalmente diverso rispetto alla Red Bull: “La RB16B e la W12 sono due vetture molto simili per quanto riguarda le prestazioni e i tempi sul giro, ma è la loro filosofia a essere completamente differente. Il modo in cui si riesce ad estrarre le performance da queste monoposto è totalmente differente”.
Ma come ci si prepara a questo 2022? Perez, che condivide il box con il campione del mondo Max Verstappen, ha già ottime sensazioni: “Abbiamo già una buona base di partenza e questo può fare la differenza. Inoltre conosco già i membri del team, so a chi mi devo rivolgere se devo chiedere qualcosa e come ottenere il massimo da chi mi circonda. Quest’anno partirò da una situazione diversa”.
Prepariamoci a un’altra grande stagione.
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