Motivo per cui estendere ancor di più il numero di partite non sarebbe una grande idea: “Non possiamo aumentare il numero di partite che i giocatori già devono disputare. La gente paragona l’EuroLeague alla NBA, ma io sono stato lì per tre anni e so com’è. Le condizioni, la logistica, le squadre sono completamente diverse”.
Secondo l’allenatore della Virtus Bologna i giocatori sono arrivati ormai al limite. Una situazione che rischia di aumentare anche il rischio di infortuni: “Penso che siamo molto vicini al limite massimo di partite che i giocatori possono affrontare in una stagione. Soprattutto se teniamo conto che in Europa contano tutte le gare. Non puoi rilassarti, non puoi concedere notti di riposo a certi giocatori o chiunque può batterti”.
Scariolo vuole più potere per i coach
Secondo il commissario tecnico della Spagna, il ruolo del coach dovrebbe avere un po’ più di voce in capitolo anche al di fuori dai parquet: “I coach dovrebbero essere ascoltati di più perché sono quelli che sono al di sopra di tutti i piccoli dettagli nella vita quotidiana del basket e in termini di conoscenza, calendario, preparazione e metodologia. Sono un po’ più ottimista di prima, ma dobbiamo ancora vedere che si iniziano a fare passi più solidi”.
In conclusione Scariolo ha fatto capire che le ultime stagioni sono state bellissime per lui dal punto di vista delle soddisfazioni ottenute: “La verità è che non posso negare di essermi divertito molto in questi ultimi anni. Il titolo NBA, un Mondiale, un Eurobasket, con la Virtus Bologna l’Eurocup e la Coppa Italia… non posso lamentarmi. L’ultimo Eurobasket potrebbe essere stata la medaglia più difficile di tutte. Almeno se pensi che ci hanno messo all’ottavo e al nono posto nel power ranking prima del torneo. Ma nulla accade per magia”.
Un grande coach che chiede il rispetto che merita.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @thepiercetalks