Il weekend che stiamo per vivere sarà anche quello di una delle classiche più importanti della storia del ciclismo internazionale. Stiamo parlando della Milano-Sanremo, una corsa che l’anno scorso ha vissuto un clamoroso e storico ‘buco’ a causa dell’avanzamento della pandemia di Covid-19. In questo 2021 della rinascita, però, la Classicissima di Primavera tornerà sulle strade del Nord Italia per celebrare di nuovo il suo storico e bellissimo matrimonio.
Ma quella di quest’anno sarà anche una Milano-Sanremo storica, visto che sarà l’ultima prima del nuovo cambio di regolamento imposto dalla Uci. La federazione internazionale, infatti, ha stabilito nuove regole, soprattutto sul piano della sicurezza e della condotta dei corridori. Tra queste c’è quella che vieta, ad esempio, posizioni troppo esasperate in discesa, come ad esempio quella adottata da Chris Froome con il corpo fuori dal sellino.
Rabbia Sagan
In questi giorni alcuni corridori sono impegnati nella parte finale della Tirreno-Adriatico, altra corsa molto importante di inizio stagione. Tra i protagonisti c’è anche Peter Sagan, il quale non le ha mandate a dire alla Uci per questo improvviso cambio di regolamento. E ai giornalisti che gli hanno chiesto un parere, ha risposto così: “Adesso mi fate questa domanda. Però l’Uci prima non ha parlato con nessuno, per discutere su cosa sia pericoloso e cosa no. Hanno preso la decisione e la decisione è questa. Adesso c’è poco da parlare. Almeno vedere la nostra opinione… Non so. Dobbiamo prenderla così… va bene”.
Il campione slovacco, che quest’anno corre con la squadra Bora-Hansgrohe, ha fatto capire di non essere d’accordo. E lo ha voluto ribadire ancora una volta, poco dopo: “Ci sono diverse cose più pericolose rispetto alla posizione da tenere in bici quando si corre”.
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