Arrigo Sacchi tira le somme dopo la fine del campionato. E secondo lui a vincere il titolo è stata la squadra che ha fatto meglio: “Ha vinto lo scudetto la squadra che ha speso meno di tutte tra quelle di fascia alta. I dirigenti hanno saputo mettere sul tavolo idee innovative, sono andati a scovare giocatori che pochi conoscevano e sono stati bravissimi. Bravo Gazidis a tenere i conti in ordine, bravo Maldini e bravo Massara a scegliere gli uomini giusti per il progetto che avevano in testa e che era stato condiviso con l’allenatore”.
Il Milan ha avuto la meglio sull’Inter, in un duello durato fino all’ultima giornata. Secondo l’ex allenatore c’erano tante rivali credibili: “C’era l’Inter che era campione in carica e aveva investito parecchio, c’era la Juve che riabbracciava Allegri in panchina, c’era il Napoli di Spalletti, e poi la Roma di Mourinho. Il Milan, però, con la forza delle idee, con la compattezza del gruppo, ha saputo imporre il proprio stile. Sia a livello di strategie societarie, sia a livello di gioco”.
Sacchi esalta il Milan
Secondo l’ex commissario tecnico della Nazionale, intervistato per la Gazzetta dello Sport, il Milan ha proposto un calcio molto divertente: “Il Milan ha dimostrato, anche se non sempre, di essere un collettivo sul campo. E quando è stato un collettivo, cioè spesso, ha divertito il pubblico e ha proposto un calcio europeo, finalmente lontano dalla vecchia tradizione italiana. Un calcio fatto di pressing, di entusiasmo, di spirito di sacrificio, di buon possesso palla, di sinergia”.
Un calcio proposto da Stefano Pioli, il tecnico che con questo scudetto è riuscito a prendersi una bella rivincita. Secondo Sacchi, l’allenatore del Milan è stato uno degli artefici principali proprio grazie alle idee di calcio che è riuscito a proporre: “Stefano è un allenatore che conosco bene. Ha avuto la bravura di migliorarsi di anno in anno, e alla base della crescita ci sono una grande umiltà e una grande sete di conoscenza. Al Milan ha saputo dare uno stile di gioco”.
Pioli is on fire, dunque, anche secondo Arrigo Sacchi.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @la_penna_rossonera