Abdelhamid Sabiri sta contribuendo a scrivere le pagine della storia del proprio Paese. E il sentimento che più contraddistingue i suoi connazionali non può che essere la soddisfazione e l’orgoglio: “Sono molto, molto contento per la nostra squadra e per il nostro Paese, ora dobbiamo continuare così. È andata come avevamo previsto: la nostra idea era quella di andare ai rigori, e così è stato. Abbiamo vinto e siamo molto felici”.
Il giocatore del Marocco ha fatto capire che la sua Nazionale non è arrivata in Qatar per fare la comparsa. E anche le avversarie che si sono poste sulla strada dei nord-africani se ne sono accorti: “Certo, non siamo venuti qui per giocare tre partite e tornare in Marocco, non era quello il nostro obiettivo. E vogliamo continuare: nessuna squadra africana è mai stata in semifinale, è arrivato il momento”.
Sabiri non è preoccupato da CR7
In un’intervista rilasciata per la Gazzetta dello Sport Sabiri ha fatto capire di non essere preoccupato dal Portogallo. E spiega la multietnia della sua Nazionale: “Che siamo una nazionale un pochino diversa, ma ognuno di noi dentro è marocchino. Il fatto di essere nati o cresciuti all’estero non cambia ciò che sono i tuoi genitori, ciò che ti hanno dato, insegnato, trasmesso. Il modo di vivere, la cultura. Ce l’hai dentro. Ed è per quello che siamo qui”.
Poi il centrocampista della Sampdoria ha spiegato quali sono le sue condizioni: “Non ero sicuro di poter arrivare al Mondiale. Sono venuto qui e ho fatto un sacco di trattamenti. So che in Italia tanta gente penserà che il mio infortunio fosse falso ma il club sa come stavo, hanno visto le immagini delle risonanze. Ho ancora liquido nel muscolo e quando gioco mi sento bene per 10-20 minuti ma poi la cosa peggiora e non riesco più a giocare. Per questo con la Spagna sono partito dalla panchina. Col Canada ho provato ma poi non mi sentivo bene, avevo dolore e sono uscito”.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @abdelhamidsabiri