George Russell si schiera apertamente contro la Sprint Race. Si tratta di un formato di corsa che non sembra piacergli più di tanto: “Non sono un grande fan della Sprint Race, se devo essere onesto. Quel tipo di gara, per funzionare, credo debba essere più lunga del 50% rispetto a quella attuale, o più lunga al punto da portare le gomme a degradarsi. I piloti, forse, hanno bisogno di gestire le gomme maggiormente, a quel punto si potrebbe vedere una differenza maggiore tra le monoposto”.
Il pilota della Mercedes sostiene che ci siano alcune modifiche da fare per renderla un po’ più allettante, oltre che più avvincente per chi guida: “Al momento tutti i piloti spingono al massimo nella Sprint Race, e non c’è una differenza sul giro abbastanza grande per vedere sorpassi. A meno che un pilota non si qualifichi fuori dalla propria posizione come si è visto con alcune auto a Imola”.
Magnussen e Norris come Russell
Anche Kevin Magnussen esprime un po’ di criticità in merito al format della Sprint Race. Queste le parole del pilota danese: “Si potrebbero are alcune modifiche alla Sprint Race, inoltre non sono d’accordo con il Parco Chiuso tra Libere 1 e qualifiche. Non si può lavorare sulla macchina e questo rende le cose più difficili ai team piccoli”.
D’altro canto c’è un Lando Norris che prova a esprimersi in maniera diversa. Al pilota della McLaren piace il format, ma al tempo stesso propone dei ritocchi: “Penso che sia una sfida in più per i piloti. Il fatto di avere 2 partenze è un buon aspetto. Certo, la gara principale è domenica e al sabato ci si prende una quantità minore di rischi, ma con due partenze, se rimani bloccato, allora devi fare in modo di recuperare ed è positivo”.
E a te piace la Sprint Race? Faresti delle modifiche?
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Fonte immagine: Profilo Instagram @georgerussell63