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Rooney si confessa: “Temevo di morire o di uccidere qualcuno”

L’ex bomber inglese racconta la sua gioventù vissuta sulla cresta dell’onda

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Fonte immagine: Profilo Instagram @waynerooney

Wayne Rooney è stato un grande attaccante nonostante una vita non semplice fuori dal campo. Lui stesso la racconta, partendo dal suo rapporto con gli alcolici: “Ho cominciato a bere presto, ma la verità è che sono stato precoce in tutto. A 12 anni lasciavo Croxteth, quartiere di Liverpool, per andare a Southport a partecipare alle risse. Una volta mi ruppero una mascella a Manchester. Un’altra tornai a casa con gli occhi pesti. Facevo a pugni nei concerti. Fu allora che cominciai a bere”.

L’ex bomber – tra le altre – di Everton e Manchester United ha fatto capire che non è stato semplice. E ha raccontato un episodio significativo: “Una volta, quindicenne, attraversai la strada con una bottiglia di sidro in mano. Si fermò un’auto per lasciarmi passare. Alla guida c’era il mio allenatore, Colin Harvey. Il giorno dopo mi prese da parte e mi disse: Non ho mai visto un giovane con il tuo talento, non lo sprecare”.

Rooney e il rapporto con l’alcol

Durante il suo racconto Rooney ha fatto capire che c’era una difficoltà più grande. Ovvero il fatto di doversi tenere tutto dentro, senza potersi confidare con i compagni di squadra: “A 20 anni non potevo entrare in uno spogliatoio e confessare i miei problemi. Non potevo dire: ‘Sto lottando contro me stesso, ho l’inferno nella testa’. Avevo paura della morte. Potevo guidare ubriaco, come spesso mi capitò, schiantarmi contro un palo, o uccidere qualcuno. L’alcol mi ha fatto compiere errori gravi”.

A questo si aggiungono anche le sue peripezie dal punto di vista sentimentale. E qui entra in gioco Colee, la moglie che ha deciso di stargli vicino nei momenti difficili anzichè voltargli le spalle: “Ho tradito mia moglie. Coleen avrebbe potuto lasciarmi più volte, ma non è mai successo. Qualcuno dice che l’ha fatto per mantenere l’unità della famiglia e tutelare i nostri quattro figli, ma la verità è che abbiamo parlato dei miei demoni e mi ha aiutato”.

Un uomo controverso prima ancora che un grande campione.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @waynerooney