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Ronaldinho tra calcio ed eccessi: i vantaggi di essere un campione.

Dal pallone alla movida sfrenata, il lunedi riposo!

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Fonte immagine: Profilo Instagram @ronaldinho

Essere un calciatore nella vita reale, quella fuori del campo, ha i suoi pro e i suoi contro.

Alcuni riescono a mantenere uno stile di vita regolare, altri un po’ più sregolato, sfociando negli eccessi di qualsiasi tipo, complice anche la grande quantità di denaro guadagnata.

Uno di questi è sicuramente Ronaldinho: la sua è una storia fatta di calcio e di grandi vittorie, ma anche di movida e di eccessi di ogni tipo.

È vero che sul campo era uno dei più bravi, assolutamente immarcabile, ma fuori dal mondo del pallone è stato spesso soggiogato dai suoi stessi vizi e dalle sue abitudini che non sempre lo hanno portato a stare bene, anzi una volta è finito anche in carcere.

È entrato infatti, in Paraguay con un passaporto falso ed è lì che è stato messo ai domiciliari, anche se in una suite da sceicco, con ogni cosa a disposizione.

Anche Patricio Rubio ha rilasciato una dichiarazione in proposito, specificando come il campione fosse attratto dalla bella vita. Con lui ha condiviso una delle ultime esperienze del Pallone d’Oro 2005: “Giocavamo sempre il venerdì le partite in casa, perché in Messico ogni squadra ha un suo calendario per tutto il campionato. E Ronaldinho, quando finiva la partita, prendeva un aereo privato e se ne andava a Cancún o a Playa del Carmen”. Poi il rietro: “Lui tornava di martedì. Non penso di averlo mai visto allenarsi di lunedì. Era fenomenale”.

Ronaldinho è stato sempre fenomenale e unico, nel suo modo di essere.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @ronaldinho