Le prime sei partite disputate dalla serie A dopo la tanto attesa ripartenza, ci hanno regalato un quadro ben preciso. Forse la lotta per lo scudetto si chiuderà in queste ore, con la supersfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Lazio. Sembra delineato anche il quartetto di italiane che ci rappresenteranno in Champions, con Inter e Atalanta insieme alle due sfidanti di questa sera.
Ma se c’è una squadra che sta impressionando tutti, specialmente per risultati e gioco espresso, è senza dubbio il Milan. I rossoneri sono gli unici, insieme all’Atalanta, a essere ancora imbattuti in campionato dopo la ripartenza post-lockdown. Al di là del pareggio che sa di beffa sul campo della Spal (che per inciso ha ottenuto in questa gara l’unico punto dopo il ritorno in campo), il Diavolo ha giocato solo grandi partite.
Ma il paradosso che riguarda il Milan è legato al proprio allenatore. Stefano Pioli ha letteralmente cambiato faccia ai rossoneri, tanto che i risultati che si stanno ottenendo in queste partite fanno crescere il rammarico per la pessima gestione della prima parte del campionato, sotto la guida di Marco Giampaolo. C’è chi crede che, con Pioli in panca fin dall’inizio, i rossoneri avrebbero potuto lottare anche per un posto in Champions.
Ma al tempo stesso, è cosa ormai risaputa che l’ex mister di Inter e Fiorentina lascerà Milano al termine della stagione. La dirigenza milanista, con in testa l’amministratore delegato Ivan Gazidis, ha già deciso di affidare la gestione tecnica del club a Ralf Rangnick, tedesco dalle idee innovative e chiare al tempo stesso, che tanto bene ha fatto a Lipsia prima di lasciare la scena al giovane manager Nagelsmann.
Per il momento non è ancora dato sapere se Rangnick sarà in panchina, ma l’unica cosa certa in tal senso è che ad allenare il Milan non sarà Pioli. Il tutto dopo una grande cavalcata che ha regalato ai rossoneri, nelle otto partite dopo il lockdown, sei vittorie e due pareggi. Venti punti che rappresentano quasi il 40% del “monte punti” rossonero in tutto il campionato, visti i 56 punti che per il momento assegnano a Ibra e compagni “solo” il settimo posto in classifica.
La sveglia è suonata troppo tardi per il Milan, che però continua a sciorinare prestazioni di grande livello. Se ne sono accorte Lazio e Juventus, spazzate via a suon di gol. E se ne è reso conto anche il grande ex Mihajlovic, che con il suo Bologna ha rimediato cinque sberle nella gara giocata sabato. Ma come abbiamo detto, non ci sarà futuro per Stefano Pioli. Un mister con la valigia sempre in mano che, però, lascia sempre il segno.
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Fonte immagine: Facebook
Francesco Cammuca