Roberto Mancini è stato capace di scrivere pagine importanti nella storia recente del calcio, sia italiano che internazionale. Naturalmente ci ricordiamo di lui e gli siamo grati per aver guidato la spedizione azzurra alla conquista degli Europei disputati lo scorso anno. Ma prima di diventare un commissario tecnico vincente, l’allenatore nativo di Jesi ha portato a casa campionati in diverse nazioni, tra cui l’Inghilterra.
Alla guida del Manchester City ha regalato il primo di una lunga serie di trionfi per l’attuale e ricca proprietà. Ma non tutto è andato sempre rose e fiori, come ha ricordato in una recente intervista Micah Richards: “Sapevamo quanto Yaya fosse importante per la nostra squadra, era un giocatore che quando si accendeva non poteva essere contenuto da nessuno al mondo. Era una parte essenziale della squadra, quando se ne andò per un mese rischiammo di perdere alcune partite vitali”.
Richards ricorda Mancini
Il terzino ha ricordato questo episodio in cui il tecnico sottolineava l’importanza di Yaya Toure nello scacchiere tattico della squadra: “Ricordo bene che dopo una sconfitta con l’Everton, nel periodo in cui Yaya non c’era, Mancini per poco non fa scoppiare la terza Guerra Mondiale nello spogliatoio. Ci disse: ‘Non potete farcela senza Yaya’. Lo spogliatoio esplose, non ho mai visto nulla di simile. Volevamo tutti aggredire Mancini”.
L’obiettivo dell’ex fantasista della Sampdoria era quello di stimolare lo spogliatoio. Tanto che Richards, nel concludere questo ricordo, ha svelato le parole di Mancini dopo quell’episodio: “Quando le cose si calmarono, disse: ‘L’ho fatto di proposito, perché sapevo avrei visto questa reazione. E avete reagito esattamente come voglio che facciate ogni singola settimana in campo’”.
Obiettivo raggiunto, visti i risultati sul campo.
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Fonte immagine: Twitter
