Rafa Nadal ha deciso di tornare e di farlo praticamente a casa sua. Lo spagnolo non vede l’ora di giocare nuovamente sulla terra rossa: “Ho recuperato dall’infortunio, ma la preparazione e il livello di gioco sono un’altra storia. Chi ha avuto a che fare con una frattura alle costole sa quanto questo problema ti limiti. Nelle prime settimane faticavo anche a dormire e a respirare per il dolore. Non è un infortunio che richiede lunghi tempi di recupero, ma non ti permette di fare quasi niente“.
Il vincitore di 21 tornei del Grand Slam ripartirà dalla “sua” Madrid. Dopo essere tornato ad allenarsi, l’iberico metterà alla prova il suo fisico: “Ho ripreso gli allenamenti due settimane fa, ma non facevo più di mezz’ora alla volta. È stato un periodo difficile ma ho sempre pensato che stare lì avvolto dalla negatività a lamentarmi non sia mai servito a nulla. Cercherò di fare del mio meglio sapendo che al Roland Garros mancano 3 settimane“.
I sacrifici di Rafa Nadal
Poi Nadal ha parlato anche di situazioni extra-campo. In primis le restrizioni in alcuni tornei nei confronti dei colleghi russi: “Credo sia ingiusto nei loro confronti. Quello che sta accadendo non è colpa loro e sono dispiaciuto. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane e se i giocatori prenderanno posizione. Dico comunque che quello che sta succedendo nel nostro sport è irrilevante di fronte a così tante persone che muoiono e soffrono“.
E poi ci sono i momenti sempre più frequenti di intemperanza degli stessi giocatori. In questo ambito Nadal è inflessibile: “I giocatori sono tutti diversi, ma ci sono limiti che non vanno mai superati. Credo che non ci siano state punizioni sufficienti visto quanto accaduto in questi primi quattro mesi, ma qualche settimana fa l’Atp ha inviato una lettera a tutti i giocatori, informandoci che altri comportamenti simili saranno duramente penalizzati“.
Un personaggio sempre concentrato e attento ai dettagli.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @jorgeperal1