Sarebbe troppo facile inserire i due portieri della finale, El Dibu Martinez o Hugo Lloris: grazie alle loro parate hanno trascinato Argentina e Francia a giocarsi un posto nell’Olimpo nella Finale di domenica, vinta dall’Albiceleste dopo un pirotecnico 3-3, con El Dibu miglior estremo difensore della competizione.
Sicuramente due portieri in modo particolare si sono presi la scena in questa edizione del Mondiale: Livakovic della Croazia e Bounou del Marocco. La terza scelta più che un top è una scommessa: è stata una delle favole di questo Mondiale, anche se il cammino del Giappone si è interrotto troppo presto.
Dominik Livakovic – Croazia
L’estremo difensore della Dinamo Zagabria ha trascinato grazie alle sue parate e ai rigori respinti la Croazia fino alla semifinale. Ha alzato il muro contro il Giappone neutralizzando ben tre tiri dagli undici metri, mentre contro il Brasile ha parato di tutto e di più, respingendo il primo rigore VerdeOro calciato da Rodrygo. In semifinale si è arreso soltanto a Messi e compagni. Classe ’95 è finito al centro di diversi rumors di mercato dopo l’infortunio di Neuer sugli sci. Con la Dinamo Zagabria ha conquistato 5 titoli croati dal 2018 al 2022 e le sue prestazioni tra Champions ed Europa Leauge non sono di certo passate inosservate. Il Mondiale si è rivelato tra i migliori 11 e presto il suo futuro potrebbe essere lontano dalla Croazia.
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Yassine Bounou – Marocco
Classe ’91, il numero 1 del Siviglia, è stato protagonista della strepitosa cavalcata del Marocco, interrotta solo dalla Francia in semifinale. 3 i gol subiti nella competizione, di cui un autogol contro il Canada. Monumentale contro la Spagna, insuperabile contro il Portogallo, si è dovuto arrendere ai colpi di Theo Hernandez e Kolo Muani. Cresciuto calcisticamente al Wydad Casablanca, arriva in Europa grazie al vice di Simeone all’Atletico Madrid, Burgos. Poi si forma e cresce in Spagna, tra Real Saragozza, Girona e soprattutto Siviglia con cui conquista l’Europa League (l’Inter ne sa qualcosa).
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Shūichi Gonda – Giappone
La scommessa è il portiere nipponico Gonda, classe ’89 dello Shimizu S-Pulse. Insieme ai suoi colleghi di reparto, si è distinto nei gironi con le vittorie contro Spagna e Germania all’esordio. Le sue parate hanno trascinati gli asiatici fino agli ottavi di finale da primi del Girone. Cresciuto calcisticamente nel Tokyo FC, vanta un’esperienza nella Portimonense, nelle primera liga portoghese. Ai Mondiali la favola Giappone si è interrotta ai rigori contro la Croazia.
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Massimiliano Fina
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