Si è conclusa l’edizione 2021 del Tour de France, che dopo un anno di “trasloco” alla fine dell’estate per via della pandemia da Covid è tornato al suo periodo tradizionale. La Grande Boucle ha trovato nuovamente posto nel calendario durante il mese di luglio, ma anche con il ritorno alle origini non sono cambiate le cose a livello tecnico. In particolare per quanto riguarda il vincitore, Tadej Pogacar.
Il giovane corridore sloveno è riuscito ad avere la meglio su tutti i suoi avversari più accreditati per la vittoria finale, portando a casa la maglia gialla per la seconda volta consecutiva. In particolare Pogacar, che l’anno scorso ha dovuto battagliare fino alla fine per avere la meglio sul connazionale Primoz Roglic, è riuscito a prevalere anche sulla pressione e sulle responsabilità che gravano sulle spalle del campione in carica.
Non sono Cannibale
Al termine della corsa, Pogacar ha ammesso di essersi sentito veramente bene durante tutta la corsa: “È semplicemente pazzesco tornare qui in maglia gialla insieme ad una squadra incredibile. Ci siamo divertiti oggi e ora è il momento di festeggiare. L’inizio della tappa è stato bello, ce la siamo presa comoda. Ci siamo divertiti a chiacchierare tra di noi. Poi siamo venuti qui sul pavé ed è stata di nuovo una corsa a tutto gas, come ogni giorno. Non riesco a esprimere quanto sono felice”.
Un bis incredibile che porta il corridore del Team UAE in cima al mondo ancora una volta: “L’anno scorso ho provato emozioni forti, incredibili. Quest’anno sono di nuovo qui, in cima al podio, ma le sensazioni sono ben diverse”. E a chi gli propone un paragone con il mitico Eddy Merckx, Pogacar risponde così: “Non mi piace paragonarmi ad altri corridori. Ognuno ha il suo stile e la sua personalità. Ogni corridore è unico. Io mi godo la vita, lavoro duro, amo il ciclismo e queste sono le cose più importanti”.
Con queste parole Pogacar conferma non solo di essere un campione sulla bici ma anche di essere una grande persona.
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Fonte immagine: Twitter