Pep Guardiola non sembra essere perfettamente a suo agio con la tecnologia. Almeno questo è quanto emerge da una confessione, che è stata fatta da un suo ex compagno di Nazionale. Stiamo parlando di Santiago Canizares, ex portiere che ha legato il suo nome soprattutto al Valencia, tra le cui fila ha giocato anche due finali di Champions League. Canizares ha spesso condiviso con Guardiola lo spogliatoio della Nazionale spagnola.
Nei mesi scorsi, però, l’attuale allenatore del Manchester City non le ha mandate a dire all’ex estremo difensore iberico. Soprattutto per quel che riguarda la sua presunta esclusione da una chat di gruppo su Whatsapp, che comprenderebbe tutti i giocatori che hanno preso parte alla spedizione delle Furie Rosse alle Olimpiadi di Barcellona 1992. Stando a quanto ha svelato Guardiola, ci sarebbero tutti tranne lui.
Colpa di Whatsapp
A diverse settimane da quella intervista, però, Canizares ha deciso di uscire allo scoperto. E ha svelato il reale motivo per cui Guardiola non fa parte di quella chat: “Non ho potuto invitare Guardiola perché non sono l’amministratore della chat, non ho il suo numero e lui stesso ha ammesso di non avere Whatsapp”. Una tripla motivazione in ordine di grandezza, ma che chiaramente fa finire l’accento su questa carenza.
Sembra quasi assurdo che nel 2021 una persona come Pep Guardiola non abbia una delle applicazioni per smartphone più utilizzate al mondo. Ma al di là di questo, Canizares ha voluto smentire anche la presunta motivazione politica alla base dell’esclusione di Pep: “Quel gruppo non ha niente a che fare con la politica, non c’è alcuna frizione con lui”. A conferma del fatto che la simpatia indipendentista di Guardiola non ha nulla a che fare con una questione di carattere… tecnologico.
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Fonte immagine: Twitter
Francesco Cammuca
