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Parla Charlie M., uno dei detective assunti per tenere sotto controllo Maradona.

L’uomo, a due anni dalla scomparsa della leggenda, racconta degli aneddoti.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @maradona

A due anni dalla scomparsa del mito, della leggenda, Diego Armando Maradona, continuano ancora ad uscire tutta una serie di storie e di aneddoti che riguardano la sua vita.

Alcune di queste ultimamente sono state rilasciate da Charlie M., uno dei detective assunti per tenere sotto controllo Maradona dal club andaluso e che lo seguiva in giro per la Spagna, durante tutto il periodo che el Pibe de Oro ha vissuto lì.

Il Siviglia lo faceva spiare da un detective che parla dei personaggi che lo circondavano, il quale afferma: “Il detective assunto dal Siviglia ci ha subappaltato perché eravamo un’agenzia che lavorava con professionisti molto giovani ed eravamo perfetto per loro perché avevano bisogno di persone con le moto. Abbiamo messo un dispositivo per controllare i movimenti di Maradona. Quando la porta si apriva e lui usciva sollevando la polvere con la Lamborghini Miura, noi gli andavamo dietro con la moto. A quei tempi la tangenziale che avevano realizzato per l’Expo non aveva ancora semafori e il tachimetro raggiungeva i 190 km/h”.

Gli appostamenti erano effettuati anche a casa sua, per tenere d’occhio anche chi frequentava, ma non sempre era così semplice, data anche la struttura dell’abitazione di Diego: “Era uno chalet, c’era solo un’uscita. Quindi abbiamo messo una macchina lì e ci siamo alternati. Abbiamo contato 18 o 20 italiani e tanti argentini che andavano e venivano. Dovevamo fare rapporto qualora non si fosse andato ad allenare. Aveva un caro amico che aveva una steakhouse argentina. Era solito frequentarla. C’erano una quindicina di italiani, Marco Franchi che era il suo rappresentante e dieci o dodici personaggi con lui. Maradona era ingenuo perché era una brava persona, ma ci era apparso immediatamente come avesse un sacco di avvoltoi dietro di lui. Era circondato”.

Il buon cuore di Diego quindi, lo rendeva spesso “vulnerabile” e troppo ingenuo, anche di fronte a chi non lo meritava.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @maradona