Gregorio Paltrinieri è stato uno dei protagonisti della spedizione azzurra agli Europei. Anche lui ha portato a casa un oro: “Sono state forti emozioni per tutti, ciò che abbiamo sentito di più. Ho visto tante persone piangere per me e le mie gare. Mi sembra assurdo. Però poi penso a quando io seguo con passione e ammirazione qualcuno. Se non piango, quasi. Quindi vedere che tante persone erano commosse, urlavano per noi, anche in spiaggia, mi ha impressionato. Può sembrare strano, ma anche io mi metto nei loro panni. È stato davvero bello”.
Tra le altre cose, le imprese azzurre in vasca a Roma sono coincise con quelle della Nazionale di atletica agli Europei di Monaco. Un motivo di orgoglio per l’emiliano: “Sono orgoglioso che nuoto e atletica riportano l’attenzione dello sport olimpico in Italia, un anno dopo Tokyo. L’atletica l’anno scorso ha sfondato e ha fatto tantissimo, ora si è confermata e non era così scontato. E credo che tanti ottimi risultati abbiano caricato la squadra del nuoto che da tempo è costante”.
Paltrinieri e i problemi alle spalle
Gregorio Paltrinieri ha sofferto tantissimo nel 2021. Ora però i problemi sono dietro le sue possenti spalle: “Dopo l’anno olimpico con i problemi di salute, stavolta ho raggiunto gli obiettivi che volevo verificare. È difficile dire essere felici di tutto e scontenti di alcune cose. Ci sono alcune cose andate bene e altre peggio. Ma è di sicuro un’altra stagione di altissimo livello. Ho fatto tutte belle gare, me la sono giocata più o meno in tutte ed è stato importante per la fiducia di poter fare tanto e arrivare a Parigi”.
Già, Parigi e quei Giochi Olimpici che arriveranno tra poco meno di due anni. Un impegno che Greg ha fissato nel suo calendario, ma che non vuole che diventi un’ossessione, come rivela alla Gazzetta dello Sport: “Forse il problema più grande è rimettermi in gioco ogni volta, rifare tutto daccapo per riguadagnarmi qualcosa. Ho dimostrato anche quest’anno che ci sono. Ma il campione sbaglia e può perdere le gare. Poi prevale la voglia di vincere tutto”.
In ogni caso lo sport italiano ha ritrovato un suo colosso.
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