Ilicic, una domenica (quasi) da incorniciare
A volte ritornano, come nel periodo pre Covid. Lo Josip ammirato a Empoli somiglia parecchio a quel fenomenale calciatore che trivellava la difesa del Valencia in Champions League. Tutto bellissimo se non fosse per quel rigore calciato alle stelle che vanifica un possibile 17. Peccato.
Veretout e Insigne, bocciatura di rigore
Nell’ottava giornata in cui sono stati addirittura 3 i rigori falliti, risultano pesanti quelli di Insigne (che dovrà pagare una cena ad Osimhen) e Veretout che prima litiga con Abraham e poi calcia il peggior rigore della sua carriera. Errori dal peso specifico diverso sulle rispettive partite ma è un 2 che risuona come un macigno per entrambi.
Szczesny sempre presente, nel bene e nel male
E sempre a proposito di rigori parati, riecco il buon Wojciech, ormai abituè della nostra rubrica. Sembra ormai dimenticato l’inizio di stagione incerto del portiere polacco della Juve che si rivela ancora una volta decisivo. E possiamo stare certi che non sarà la sua ultima visita da queste parti.
Giroud-Osimhen 10 e lode
Oliviero e Victor. Non è una serie poliziesca sudamericana ma il nome dei condottieri di Milan e Napoli che si aggrappano sulle spalle dei loro centravanti per portare a casa i 3 punti e proseguire il cammino quasi a braccetto in questo inizio di stagione. Devastante il partenopeo che sale in cielo per il gol vittoria, chirurgico il francese che impallina Montipò e riapre il match che per il Milan si era messo malissimo. Viva la contraerea.
Kovalenko, una scommessa riuscita
Classe 1996, ucraino. Potente, tecnico ed efficace. Di proprietà dell’Atalanta che lo gira allo Spezia per farsi le ossa in Serie A. E lui, biondino di 182 cm, sfodera contro la Salernitana una prestazione da incorniciare. Gol e assist per questo ragazzo da tenere d’occhio. Potrebbe diventare, insieme a Maggiore, una splendida macchina da bonus.
Joao Pedro si riprende la scena
La mancata vittoria del Cagliari nelle prime 7 giornate non dipendeva certamente da lui ma proprio da lui era lecito attendersi la zampata decisiva. E così è stato. Abbatte la Sampdoria con una splendida doppietta e sale a quota 6 in classifica marcatori appaiando Dzeko ad una sola lunghezza da Immobile. Se non dovesse arrivare intorno ai 20 gol anche quest’anno ci sarebbe da stupirsi.
Con Scamacca qualcuno ha fatto 13
Lo ammetto, non è un calciatore che mi fa impazzire. E sono altrettanto convinto che il dualismo con Raspadori per un posto da titolare non lo faccia stare tranquillo. Ma contro il Genoa, sua ex squadra, il buon Gianluca mette a segno una doppietta di giustezza e posizione che lo issa tra i più positivi dell’ottava giornata giornata. Nella speranza che possa convincersi definitivamente di essere un centravanti da almeno15 gol a stagione.
Gunter e Viti da incubo
Non è mai bello infierire su chi sbaglia in maniera così plateale ma mi hanno affidato questo ingrato compito e mi tocca. Se l’empolese ha l’attenuante di aver anticipato Zapata che avrebbe facilmente depositato la palla in rete, per il difensore dell’Hellas la goffa autorete che ha spianato la strada alla vittoria del Milan è davvero inspiegabile. Entrambi avranno modo di rifarsi ma temo che una notte insonne sia stata davvero inevitabile.
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Fonte immagine: *Pagina Facebook Telenord
