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Netflix – ”Lupin” tra critiche ed hype

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Lupin – la nuova rilettura del capolavoro di Maurice Leblanc è stata annunciata oggi con un teaser trailer sulle pagine ufficiali di Netflix. La serie uscirà a Gennaio 2021 in Italia, ma intanto vi lasciamo alla visione del trailer cliccando QUI.

Nuovo progetto quindi per la famosa piattaforma di streaming che non è stata risparmiata da molte critiche, a mio avviso infondate. Le tesi degli obiettori si baserebbero infatti sul fatto che l’attore interprete principale della serie è Omar Sy, celeberrimo attore francese di colore, reputato tra i migliori della sua nazione.

 

Le critiche a Netflix

Le lamentele sul ”WhiteWashing” (in questo caso al contrario) dei protagonisti di opere famose non è mai stato un argomento facile da trattare: Nick Fury della serie Avengers, interpretato da Samuel L. Jackson, ne è un esempio lampante. Altro caso simile è stato quello di Batman Begins, nel quale Ra’s al Ghul è stato interpretato da Liam Neeson, anche se il personaggio avrebbe dovuto avere origini arabe, da copione. In questo caso dunque le critiche dei puristi di Lupin non trovano terreno fertile e di seguito vi spiego il perchè.

La riflessione che più mi viene spontanea è che Lupin è un personaggio di un romanzo francese del 1905, mentre il più celebre Lupin III è una trasposizione giapponese della stessa storia ambientata in un ambiente più moderno.

Questo di Netflix, invece, è un riadattamento ai tempi moderni: La sinossi della serie sembrerebbe essere infatti la storia di un uomo che trovato un libro con le gesta di Lupin, decide di emularle, ma in una Parigi moderna, dovendo affrontare nuove sfide e difficoltà visto l’avanzamento tecnologico che è intercorso in più di 100 anni.

Polemica un po’ sterile dunque, anche perchè, mi sembra che alla storia originale ci si avvicini più questo di Netflix, che la più famosa versione giapponese.

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A cura di: Powned