Rafa Nadal è tornato a giocare e lo ha fatto nel palcoscenico più importante per gli amanti della terra battuta. Il suo esordio a Parigi è stato molto incoraggiante: “Ho bisogno di migliorare in tutti i modi. Penso di aver bisogno di migliorare il mio movimento, per qualche istante la velocità del mio diritto, la velocità di palla, che penso potrebbe essere migliore e dovrebbe essere migliore. È vero che ho fatto le cose bene, per un po’ è andata bene”.
Dopo la prima partita al Roland Garros ci si augura che lo spagnolo possa continuare a crescere sotto tutti gli aspetti: “Ovviamente la fiducia è maggiore quando vinci Monte-Carlo, Barcellona, Madrid o Roma. Senza dubbio le cose in questo mondo sono facili da capire, no? Quando vinci più partite e più tornei, hai più fiducia. Anche gli avversari lo sentono e alla fine sei più abituato al livello che devi giocare per vincere le partite. Quando questo non è il caso, le cose sono diverse”.
Nadal parla del caso Wimbledon
Si è parlato in conferenza stampa anche della decisione dell’ATP di non assegnare punti a Wimbledon: “Non ho un’opinione chiara. Il problema da parte dei giocatori è sempre lo stesso. C’è sempre una persona e un board, una persona o un board che prendono le decisioni. E il resto delle persone che gestiscono l’evento seguono quella posizione. Nel nostro tour, ogni singolo giocatore ha un’opinione diversa, ed è per questo che non raggiungiamo mai le cose che potremmo ottenere se fossimo coesi”.
Una decisione sulla quale l’ex numero 1 al mondo non si sbilancia più di tanto. Anche perché è una situazione molto delicata: “Alla fine, in questo mondo, è necessario che qualcuno prenda decisioni. Se io sono d’accordo o meno, oggi non importa. Il consiglio, il consiglio dell’ATP prende una decisione. Dobbiamo accettare questa decisione. Per il resto non sarò il giocatore che viene qui e che mette il mio board in una posizione difficile per la decisione che prende”.
Una decisione difficile da prendere ma anche da commentare.