Che succede a Max Allegri? Niente di speciale, quello che è successo a chi si prende un anno sabbatico e poi torna a furor di popolo: si è sentito insostituibile. E invece non è così, perché nessuno lo è e i cimiteri sono pieni di gente indispensabile. Lui resta un buon allenatore di calcio che, però, non ha più la squadra più forte in Italia e mai l’ha avuta in Europa. Men che meno ora, per la cronaca. Poi ci mettiamo le assenze e il gioco è fatto.
E’ da esonerare? Innanzitutto costerebbe troppo farlo, dato che ha un contratto pluriennale onerosissimo e poi dico no perché non sono sicuro che un altro farebbe meglio al posto suo. O, se preferite, che farebbe molto meglio. Perché per come sta andando la Juventus se vuoi tornare agli antichi fasti devi cambiare letteralmente passo. E lo si può fare con questi giocatori? Dubito. Ritengo si possa far meglio, questo si, ma non si vince la Champions (non scherziamo neanche…) e direi nemmeno lo scudetto.
La verità è che il nome Juventus non basta più, servono giocatori forti e bisognerebbe togliere il Var… Si, è vero, da quando c’è la “Vecchia Signora” è risultata penalizzata, ma questo deve farci capire che prima, in Italia, è stata avvantaggiata. Non in Europa e, infatti, i risultati non sono stati trascendentali. Che poi gli elementi di qualità c’erano e di trofei ne sono arrivati, intendiamoci. Però la tutela vista nel nostro Paese non l’ho mai vista altrove. Non resta che andare avanti con Allegri, sapendo che a strapagarlo per anni si è commesso un grave errore, perché non era lui l’artefice dei successi della Juve, era uno degli artefici. E forse nemmeno il principale.
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Fonte immagine: *Profilo Instagram @juventus