Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, è stato il protagonista dell’intervista a DAZN. Il calciomercato, il ritorno di Lukaku, l’eventuale rinnovo di Milan Skriniar ma soprattutto le trattative sfumate per Gleison Bremer e Paulo Dybala.
“Lukaku? Innanzitutto, colgo l’occasione per ringraziare i miei ottimi collaboratori Piero Ausilio e Dario Baccin. Devo dire che sono quelle pagine belle del tanto vituperato mondo del calcio; un giocatore che ti ha lasciato che poi, quasi improvvisamente, sente il bisogno di tornare tra gli amici e indossare quella maglia gloriosa che lo ha portato a vincere uno scudetto. Per cui abbiamo avuto la fortuna, quelle situazioni che portano a una coincidenza di fattori che hanno permesso la realizzazione di questo ritorno. E’ una cosa veramente bella”.
“Skriniar? Abbiamo avuto un incontro con i tifosi e ne siamo usciti ancora più rafforzati perché abbiamo colto una grande passione in questi rappresentanti (della Curva Nord, ndr). Abbiamo notato come loro e decina di migliaia di sottoscrittori di abbonamenti hanno questa fede nei nostri colori. Skriniar è un giocatore fortissimo, assolutamente, non deve essere necessariamente messo sul mercato, assolutamente no. Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti (col PSG, ndr). Ripeto: queste sono le dinamiche, il tifoso deve stare tranquillo perché la squadra sarà sempre competitiva, e deve esserlo, nel rispetto della fiducia che ci hanno dato”.
Tutto su Bremer e Dybala
“Il merito è di Piero Ausilio che da mesi lavorava su questa pista e devo dire che Bremer è un grande giocatore. Poi i nostri condizionamenti, legati agli equilibri finanziari, non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Quando arrivano offerte distanti dalla nostra è giusto che il venditore faccia la sua scelta, così come il calciatore che è stato un grande professionista. Di conseguenza, è sfumata una opportunità, ma i manager hanno l’obbligo di tentare delle strade che magari portano anche a conclusioni negative, fa parte del gioco. Bisogna apprezzare la perseveranza con cui abbiamo portato avanti questa cosa”.
“Dybala? “Ragazzo serio e un bel professionista. Noi, e l’ho detto in tempi non sospetti, siamo a posto in un settore offensivo di grande valore. Non c’era spazio non perché non fosse bravo, ma perché non c’era la necessità: tutto, come sempre, è stato strumentalizzato. La Roma? E’ la piazza ideale dove sentirsi un leader. Non è l’erede di Totti, ma un calciatore che può dare soddisfazioni agli spettatori con le sue giocate. Auguro a lui ogni bene”.
Se volete seguire altre notizie sul mondo del Calcio cliccate QUI.
Fonte immagine: Profilo Instagram @milanskriniar