Quando si pensa ai giocatori che hanno fatto la storia del Real Madrid, non si può non fare un riferimento a Marcelo. Il difensore brasiliano è uno dei totem della storia recente del club: “Non chiedo privilegi. È un onore e una responsabilità molto grande, l’unico vantaggio è che da capitano posso parlare un po’ di più con l’arbitro senza che accada nulla. Quando sono arrivato a Madrid avevo 18 anni”.
Per lui questa potrebbe essere l’ultima stagione in Spagna e il destino vuole che ci sia la sfida con il grande amico Sergio Ramos: “Scherzi a parte, noi più anziani del club dobbiamo dare l’esempio. Se parlo con i ragazzi, so che ascolteranno. Seguo l’esempio di Sergio Ramos: è un fratello maggiore per me, mi ha aiutato molto nella mia carriera, all’interno del club. Lo porto sempre nel mio cuore sarà strano averlo contro in Champions”.
Marcelo e l’addio polemico
Proprio a proposito della sfida contro il Paris Saint Germain di Champions League, Marcelo fa capire di non sperare in defezioni tra i rivali: “Siamo in testa in campionato, ma occorre rispettare ogni rivale. non è detto che si finisca come si è adesso. In Champions mi auguro che ci siano tutti, anche Ramos. Se vinciamo, dobbiamo riuscirci contro il PSG al completo. Preferisco che tutti i migliori possano scendere in campo. E poi vinca chi lo merita”.
E poi si parla del suo futuro. Marcelo ammette che vorrebbe restare ancora in blanco, ma la decisione finale sul suo destino calcistico non spetta a lui: “Ho in mente di giocare fino a quando mio figlio non crescerà e potremo giocare insieme. Non so se potremo farlo con me che indosso la maglia del Real. Tutto ha una fine ma non ci penso. Voglio continuare tutta la mia vita qui, ma non sono solo io a decidere”.
Un giocatore che sicuramente mancherà allo spogliatoio.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @marcelotwelve