Federica Pellegrini sta ricominciando a vivere, come aveva reclamato un anno fa dopo le Olimpiadi di Tokyo. Il ruolo di madrina degli Europei di Roma sembra calzarle addosso a pennello, tanto che anche lei ammette di essere più rilassata: “Crollata l’adrenalina delle gare, della stanchezza, un anno dopo posso dire di essere sempre più convinta della scelta che ho preso e contenta di essere qui da madrina. Felice di quella che sono”.
In questo anno senza gare e senza la pressione di dover viaggiare e ottenere risultati, la vita della Divina è chiaramente cambiata. Lei stessa, in un’intervista per la Gazzetta dello Sport, ammette che non è poi stato così difficile: “L’anno s’è riempito in maniera naturale. Il primo mese non è stato semplice, a me e Matteo mancava qualcosa. Poi l’equilibrio si è evoluto positivamente, io con i miei impegni e lui motivando il gruppo che si è costruito”.
L’appello di Federica Pellegrini
Federica Pellegrini lancia anche un appello. Anche perchè, nonostante gli Europei, Roma è stata calamitata da altri eventi sportivi: “Spero che l’Italia si renda sempre di più conto della potenza che dà lo sport in generale, non solo il calcio. Qui c’è stato Lazio-Bologna con ponte Milvio bloccato, e ti chiedi: cavoli, nella piscina a fianco ci sono gli Europei. E tutti invece vanno a vedere la Lazio. Non lo dici in chiave polemica ma da sognatrice”.
Ma cosa serve per far sì che il nuoto torni a essere uno sport centrale a livello nazionale. La ricetta della plurimedagliata ex nuotatrice è abbastanza chiara: “Basterebbe mantenere le piscine che ci sono già, non chiudere. Bisogna credere nello sport di alto livello. Una bambina mi scrive perché le stanno demolendo la piscina da 50 metri per fare 4 vasche con gli scivoli: è un passo indietro rispetto a dove va il nuoto”.
Con un esempio come il suo, il nuoto non può non diventare sport di punta in Italia.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @kikkafede88