Il Liverpool continua a vivere uno dei momenti più difficili dell’ultimo decennio. Senza dubbio le ultime partite rappresentano il ciclo più deludente da quando Jurgen Klopp è approdato ad Anfield Road, dopo aver sfiorato la gloria con il Borussia Dortmund. Il tecnico tedesco ha fatto grandissime cose alla guida dei Reds, in primis la Champions League vinta un anno e mezzo fa. Ma ora le cose sembrano essere cambiate.
E se la vittoria in Champions League, sul campo di Budapest contro il Lipsia, sembrava aver restituito il sorriso al Liverpool, ecco che è arrivata l’ennesima doccia gelata in campionato. Una sconfitta ancor più dura, visto che è arrivata nel derby del Merseyside. L’Everton allenato dal nostro Carlo Ancelotti ha inflitto una dura lezione a Salah e compagni, con un 2-0 che non può ammettere repliche.
Crisi nera
E così, gli eroi del Liverpool vincente prima dell’era Klopp non le mandano a dire a una squadra irriconoscibile. In primis Jamie Carragher, uno dei pilastri nell’anno della vittoria della Champions del 2005: “Il Liverpool ha fatto così male che merita la sconfitta. Non possono continuare a dire che hanno fuori Van Dijk, sono stanco di dirlo io stesso. E comunque ormai l’attacco è un problema tanto quanto la difesa, se ha il possesso ma non crei occasioni, alla fine non ottieni comunque nulla”.
Ma anche Graeme Souness, uno dei giocatori che resero grandi i Reds negli Anni Ottanta, si è scagliato contro la squadra di Anfield: “Il Liverpool è l’ombra di quello che era. Prima era una squadra che tutti quanti al mondo avevano il terrore di affrontare. Ora chiunque non vede l’ora di giocarci contro. E il 2-0 di oggi non è un risultato bugiardo, l’Everton ha meritato di vincere, è stata decisamente la squadra migliore in campo, molto più del Liverpool”.
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