L’Inter vince la Coppa Italia, battendo la Juventus 4 a 2, ma le polemiche non mancano. Addirittura Allegri finisce a litigare con il vice di Inzaghi e i giocatori delle opposte fazioni non sono da meno. La cronaca della partita l’avete già letta, o, magari, avete pure visto il match: io scelgo di fare qualche considerazione un po’ più ampia. Quindi lascio da parte le polemiche relative alla direzione arbitrale che ritengo non abbia certo favorito la Juve.
Innanzitutto potevano vincere entrambe le squadre, ma ha vinto l’Inter. È quello che si è detto per tanti anni, ma alla fine vinceva la Juventus… Che, per la cronaca, rimane senza un solo trofeo stagionale come capitò solo dieci anni fa. Che cosa è successo? Il punto cardine è che la Vecchia Signora non è nettamente più forte delle avversarie, come per lungo tempo è stata, oggi è una buona squadra e niente più. Che vorrebbe vincere in Europa, quando non è più nemmeno in grado di vincere in Italia.
L’allenatore? Beh, prova a prenderla con il sorriso, ma la tensione è palpabile e l’episodio di ieri è la cartina di tornasole. Facile spiegare calcio e vita a tutti quando vinci facile, più dura quando si va in difficoltà. La supponenza mostrata, al tempo, su Sky con Lele Adani, oggi non sarebbe accettabile (per me nei toni nemmeno allora…) perché i risultati non danno conforto all’allenatore bianconero. Una volta potevamo discutere sul gioco, ma lui vinceva scudetti in serie, oggi possiamo discutere di gioco e risultati.
Colpa del Mister? Non è detto, magari la Juve attuale vale esattamente questo e lui non da nulla e non toglie nulla. Mi direte, ma perché non celebri l’Inter? Avete ragione voi, i complimenti a chi ha alzato il trofeo sono doverosi e impliciti, più che mai ad un grande giocatore come Perisic, da tenersi strettissimo, ma che potrebbe, legittimamente, ascoltare sirene europee. I neroazzurri hanno trovato un loro equilibrio, e non parlo dei singoli giocatori, parlo dell’ambiente a 360°.
Si è smesso di considerarsi maledetti, si è pensato solo a fare buon calcio e a ottenere risultati senza angosce. Se poi la Champions è di un livello superiore, pazienza. Se il Milan vince lo scudetto dispiacerà, e pure molto, ma sarà la foto di un momento, non una maledizione del cielo. E ci si riproverà l’anno dopo.
Proprio ieri sera, durante la conferenza stampa di Sergio Scariolo, allenatore della Virtus Bologna che aveva appena vinto l’Eurocup di basket, lui, interista doc, ha chiesto il risultato della partita e ha doppiamente festeggiato. Ricordando che 20 anni prima la Virtus perse la Finale di Eurolega con il Panatinaikos, lui era lì, ed era il 5 maggio 2002, e quella data la ricorda per la partita con la Lazio. La sensazione è che gli interisti si stiano togliendo quella scimmia dalle spalle, certo ci è voluto un po’…
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Fonte immagine: *Profilo Instagram @inter