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Latifi svela: “Minacciato sui social dopo Abu Dhabi”

L’incidente del canadese è stato decisivo

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Fonte immagine: Profilo Instagram @nicholaslatifi

Il Mondiale di Formula 1 si è risolto all’ultimo momento, nel vero senso della parola. Grazie alla decisione della Direzione gara, infatti, Max Verstappen ha potuto sorpassare Lewis Hamilton all’ultimo giro del Gran Premio di Abu Dhabi e conquistare così il primo titolo mondiale della sua carriera. Una situazione che si è venuta a creare a causa di un incidente avvenuti nel fondo dello schieramento in gara.

A causarlo è stato Nicholas Latifi, modesto pilota canadese che ha provocato la safety car che ha rimescolato le carte. Ma come sempre, le ripercussioni sono eccessive: “Sono stato volutamente lontano da internet per elaborare gli eventi dell’ultimo GP. Ho ricevuto migliaia di messaggi sui miei account social, pubblicamente e in privato. Molti sono stati di supporto, altri contenevano parole d’odio. Sin da quando è terminata la corsa, ho capito cosa sarebbe successo sui social”.

Odio social su Latifi

Le notti hanno portato consiglio al portacolori della Williams, che ha deciso di allontanarsi dai social a causa di questa ondata di odio: “Il fatto che la miglior cosa sia stata cancellare Instagram e Twitter dal mio telefono la dice lunga su quanto crudele possa essere il popolo del web. Non sono estraneo al fatto che la gente parli male di me, è una cosa che accade a tutti gli sportivi che competono a certi livelli”.

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In conclusione del suo posto, Latifi fa capire di essere costernato con la Williams per l’incidente avvenuto ad Abu Dhabi: “Le uniche persone con cui devo scusarmi per il ritiro sono quelle che lavorano nel mio team, e l’ho fatto subito dopo l’incidente. Tutto il resto è stato fuori dal mio controllo. Qualcuno ha detto che stavo lottando per una posizione che non contava nulla, ma finché sarò in macchina io darò il massimo a prescindere che in palio ci sia una vittoria, un podio, un punto o anche l’ultima posizione”.

Sarebbe anche ora di smetterla con questi comportamenti, siamo tutti con Nicholas.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @nicholaslatifi