Non ci sono solo i grandi campionati europei ad aver visto la loro conclusione in campo, grazie all’allentamento delle misure anti-Coronavirus che ha consentito la ripresa delle operazioni. Anche in altri Paesi in giro per il mondo le squadre hanno potuto riallacciare le scarpe e tornare in campo per cercare di completare nel migliore dei modi la stagione. E in Turchia è successo qualcosa di inedito, ma non del tutto inaspettato, visto che la massima serie è stata vinta dal Basaksehir.
Si tratta, come detto, di una prima volta un po’ speciale, se non altro per il modo in cui questa squadra è venuta a galla in maniera graduale ma anche abbastanza veloce. Soprattutto negli ultimi anni, quelli che hanno fatto storcere un po’ il naso ai “puristi” del gioco. E se vi chiedete il perché, basti andare a vedere come sono cambiate le cose, in particolare negli ultimi sei anni, in cui è avvenuta una specie di rivoluzione.
In primis con il cambio di denominazione, visto che fino al 2015 il Basaksehir si chiamava ISKI SK. Era una squadra della periferia della capitale Istanbul, e proprio dall’estate di cinque anni fa attirato l’interessamento di quello che nel frattempo è diventato il governo nazionale. Tanto che l’attuale proprietario, Goksel Gumusdag, non è altro che il Ministro turco per la Gioventù e lo Sport. Dunque, senza girarci troppo intorno, il Basaksehir non è altro che la squadra di proprietà del presidente Erdogan.
E che l’ombra lunga del Basaksehir, che nel frattempo per motivi di sponsorizzazione ha aggiunto Medipol alla propria denominazione, stava per allungarsi sul “potere” del calcio turco, era ormai una cosa evidente a tutti. Tanto che, da neopromossa, la “squadra del Governo” sarebbe arrivata addirittura quarta al suo primo anno dopo la rifondazione. I primi veri lampi dell’ascesa del club si sono visti nel 2017, quando è arrivato il secondo posto in campionato e la finale della coppa nazionale.
Nei due anni successivi è arrivato un terzo e un secondo posto, con le prime apparizioni nelle coppe europee. Ma quest’anno è accaduto ciò che Erdogan aspettava che accadesse dopo aver riposto tanti sforzi sul club. Il Basaksehir si è appena laureato campione di Turchia. E lo ha fatto con una serie di giocatori che uniscono qualità ed esperienza: dal portiere Volkan al bomber africano Demba Ba. Passando per gli ex “italiani” Inler, Robinho e Elia, oltre ad altri giocatori dal curriculum importante come Clichy e Skrtel.
I sospetti sull’eccessiva influenza di Erdogan sull’andamento del Basaksehir, sia tra i confini turchi che all’estero, non sono mai mancati. Ma i tifosi di quella che è diventata a tutti gli effetti la nuova superpotenza del calcio turco – insieme a Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas – ora possono finalmente festeggiare. La Cenerentola è arrivata al ballo, anche se… con la scorta.
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Fonte immagine: Nexilia
Francesco Cammuca