La Nazionale vista nelle ultime due settimane offre diversi elementi e spunti, in vista di un futuro che appare a dir poco roseo. E se la vittoria contro l’Estonia – con una formazione largamente rimaneggiata – sembrava quasi uno specchio per le allodole, la doppia affermazione contro Polonia e Bosnia ha regalato qualcosa di più di qualche timido sorriso. E non soltanto perché questi sei punti hanno proiettato gli azzurri alla Final Four di Nations League.
Gli azzurri guidati da Roberto Mancini (e con il grande lavoro in cabina di regia di Chicco Evani, Gianluca Vialli e tutto lo staff) sembrano pronti a far divertire già dalla prossima estate, che sarà anche quella degli Europei itineranti. Ma non ci sono solo giocatori come Insigne, Belotti, Jorginho e Berardi a far ben sperare per il futuro prossimo. Ci sono tanti altri elementi che a Reggio Emilia e a Sarajevo non c’erano, ma sui quali non si può non contare.
Ciro guida la fila
Uno di questi è senza dubbio Ciro Immobile. Il bomber della Lazio è stato costretto a seguire i connazionali da casa, mentre si risolveva la querelle relativa ai tamponi ballerini in casa capitolina. Belotti è stato bravissimo nel doppio impegno ufficiale, ma Mancini non può prescindere dal suo centravanti titolare. E al netto di qualche errore sotto porta, come quelli della gara di Bergamo contro l’Olanda, Ciro appare l’intestatario della maglia di centravanti titolare.
Non possiamo dimenticarci di Federico Chiesa, il cui forfait agli ultimi impegni della Nazionale è legato a un problema muscolare. Uno dei botti dello scorso mercato è un altro titolare inamovibile dell’Italia che si avvia ai nuovi impegni del nuovo anno. Sulla sua corsia si sono disimpegnati in maniera egregia sia Bernardeschi che Berardi, ma è quasi inutile sottolineare che ci sarà il figlio di Enrico nel tridente azzurro.
Scalpitano in tanti
Non solo Chiesa e Immobile tra i giocatori che in azzurro non sono andati nell’ultima tornata di convocazioni e di impegni, ma che in azzurro ci vogliono stare. Come dimenticare Nicolò Zaniolo, la cui sfortunata carriera ha bisogno di una curva verso l’alto dopo tanto dolore? E a proposito di sfortuna, attenzione a Stefano Sensi: se gli infortuni gireranno al largo, è un altro giocatore di lusso per il nostro centrocampo.
È stato out per infortunio anche Moise Kean, anche se il suo stop è stato più precauzionale che reale: per l’attacco c’è anche lui. Così come per il centrocampo c’è anche Lorenzo Pellegrini, delizioso interprete del ruolo di trequartista, a dire il vero poco sfruttato da Mancini. Occhio anche ai veterani, come il tandem juventino composto da Bonucci e Chiellini, perché Acerbi e Bastoni hanno fatto bene, ma potrebbe esserci bisogno della loro esperienza.
Se volete seguire altre notizie sul mondo del Calcio cliccate QUI.
Fonte immagine: Twitter
Francesco Cammuca
