Che effetto vedere due piloti della Ferrari sul gradino più alto del podio… Primo Gran Premio e clamorosa doppietta, vince Leclerc, secondo Sainz.
Che è successo? Che la Rossa ha ricominciato a cantare, grazie ad un grande lavoro fatto in questi mesi da uno staff, che, siamo sinceri, di soddisfazioni ne ha ricevute, e date, pochissime. E’ presto, capiamoci bene, per dare giudizi definitivi, le macchine cambieranno nel corso della stagione, tante piccole pecche verranno risolte per ridurre il gap con chi va più veloce. Ma la notizia è che da tanto tempo a ridurre il gap ci doveva pensare la Ferrari, ora tocca agli altri.
Non era un problema di piloti, era un problema di macchina. E, guarda un po’, chi prima agonizzava in fondo alla griglia ora sale sul podio. Poi, certo, se in scuderia avevi un Michael Schumacher lui ti riduceva il divario perché era più forte di Hakkinen. O se avevi un Senna appena iniziava a piovere lui portava tutti a lezione… A proposito, quando la Ferrari è diventata la miglior macchina con Schumi alla guida non ce n’era più per nessuno.
Lecrerc e Sainz, a mio modesto parere, non valgono Schumacher e Irvine, semplicemente perché il primo è bravissimo, ma il paragone con il fenomeno è ingeneroso. Del resto mica è una colpa essere meno bravi di Jordan, a giocare a basket… Il secondo sembra bravo, ma, appunto, sembra un secondo. E già essere un po’ meno forti di Lecrerc non è una colpa…
Vediamoli i Ferraristi su una Rossa che finalmente corre e poi giudichiamoli con in mano le carte per vincere. Al momento possiamo dire solo che se il buongiorno si vede dal mattino, potremmo toglierci parecchie soddisfazioni.
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