Gianluca Vialli è riuscito a restare uno dei personaggi più amati, più seguiti e con il maggior appeal agli occhi degli appassionati di calcio in Italia. E questo è qualcosa che va al di là delle sue esperienze sul campo. Prima quella con la Sampdoria, club che ha portato con i suoi gol a vincere il primo e fin qui unico storico scudetto. Poi quella con la Juventus, squadra che ha trascinato da capitano alla conquista di una Coppa dei Campioni.
La storia di Vialli è andata ben oltre il semplice comportamento da calciatore. La sua vita privata è stata falcidiata dal tumore che ancora oggi riesce a procurargli dei grandi problemi. Nonostante l’intervento di alcuni anni fa sia andato per il meglio c’è ancora un percorso da portare avanti per Gianluca, il quale con la tempra del campione e con la voglia di non mollare mai sta andando avanti per la sua strada.
Le paure di Gianluca Vialli
In un recente dialogo con Repubblica Vialli, che ora affianca Roberto Mancini come delegato della Nazionale, ha svelato di essere ancora turbato. Tanto da aver portato allo scoperto la sua più grande paura, legata a doppio filo con la battaglia che sta ancora affrontando: “Ho paura di morire. Non so quando si spegnerà la luce né cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire”.
In ogni caso l’ex bomber dei blucerchiati fa capire quanto sia importante lottare per la vita. E ci sono anche cose che ha scoperto proprio grazie al suo percorso terapeutico: “La lezione che ha imparato di più? Una sola, semplice: ovvero, capiamo qual è l’importanza della vita, delle cose per le quali vale davvero battersi/amare, solo quando ci accorgiamo che stiamo per perderle. O le abbiamo già perse”.
Un grande uomo prima ancora che un campione nello sport.
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Fonte immagine: *Profilo Instagram lucavialli
