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La commovente storia di Tiafoe: la forza che non ti aspetti.

Il giocatore racconta un po’ di sé, dopo l’emozionante vittoria contro Nadal.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @bigfoe1998

Spesso anche nel mondo dello sport, ci pervengono tutta una serie di storie molto toccanti che riguardano i nostri campioni. Storie entusiasmanti, belle, simpatiche e leggere, ma a volte anche commoventi e che non ti aspetti. Questo è il caso anche di Tiafoe, che commosso decide di raccontare un po’ di sé e di aprire la sua mente e i sui ricordi al mondo.

Il giocatore, dopo una emozionante vittoria contro Nadal, afferma:“Sono figlio di migranti, entrambi i miei genitori sono nati e cresciuti in Sierra Leone. Sono arrivati negli Stati Uniti alla fine degli anni ’80, inizio ’90. Si sono incontrati qui e hanno dato alla luce me e il mio fratello gemello. Mio padre era un tuttofare in un club di tennis. Mia mamma era un’infermiera e faceva due lavori. Molto spesso aveva i turni anche di notte.

Riuscire a rimanere nel mondo del tennis significava portarci fuori dal ghetto. Mio padre riusciva a malapena a vederci, nessuno si poteva aspettare che sarebbe finita così.

 Quando abbiamo iniziato col tennis mio padre era felicissimo perché ci avrebbe potuto portare a studiare. Non ci potevamo permettere un’università, ma col tennis sì.

 Mi ricordo quando ero bambino e vedevo Serena e Venus giocare le finali degli slam. Mi chiedevo robe tipo ‘Chissà come sarà giocare a Wimbledon o all’Arthur Ashe’.

 Ho da sempre una grande passione per questo gioco. Non l’ho mai fatto solo per me, ma anche per loro. Non so cosa possa passare per la testa dei miei genitori. Essere venuti qui e vedermi battere uno dei visi del Monte Rushmore come Nadal. Ricorderanno questo giorno per tutta la vita.

 Lo stavo dicendo al mio agente, ho come sentito che il mondo si fosse fermato. Non ho potuto sentire nulla per un minuto. Anche alla stretta di mano, non ho idea di cosa gli abbia detto. Ho tutto sfocato, già stavo piangendo.

 Riuscivo a malapena a vedere lui e il mio team. Tutti stavano in piedi. Ero super eccitato, il mio cuore andava a mille. Mi dovevo sedere, non ho mai provato nulla di simile nella mia vita”.

Tiafoe è l’esempio che i sacrifici ripagano sempre e noi gli porgiamo i nostri più sinceri complimenti!

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Fonte immagine: Profilo Instagram @bigfoe1998