Simone Inzaghi si accontenta dei primi tre punti portati a casa in questo lungo campionato. Tuttavia c’è la consapevolezza di dover ancora fare tanta fatica: “C’è ancora tanto da lavorare, ma più che un problema fisico serve attenzione. La squadra si è innervosita dopo l’episodio di Lukaku. Abbiamo lavorato parecchio in questo mese, i carichi si sono alleggeriti in questa settimana. Darmian e Dumfries sono stati determinanti”.
L’Inter esce dal campo del Lecce con un successo meritato ma arrivato al quinto minuto di recupero. Il tecnico era consapevole delle difficoltà che i suoi avrebbero incontrato: “Mi aspettavo una partita difficile perché il Lecce ha un allenatore bravo con una squadra che ha vinto un campionato di B difficilissimo, poi c’è il fattore campo: con un pubblico che trascina tanto la squadra. Dobbiamo cercare di chiudere prima la partita, soffrendo meno”.
Inzaghi si gode le tante scelte
La caccia alla vittoria è passata anche dal ricorso al tridente di punte. L’ingresso di Dzeko è la prova del fatto che Inzaghi ha tante pedine a disposizione: “Ho la fortuna di avere attaccanti che possono giocare assieme come Dzeko e Lukaku che ci permettono di giocare per vie dirette, soprattutto su un campo che nel finale non era messo benissimo, con i mediani che si inserivano alle loro spalle. È un’opzione che si potrà vedere anche in futuro”.
E poi c’è la gestione dei centrocampisti, passata anche dal cambio di Marcelo Brozovic. Anche in questo caso l’abbondanza è stata fondamentale: “Senza l’ammonizione Brozovic sarebbe rimasto in campo di più, secondo me c’è stato un errore sull’azione dell’1-1, ma aveva fatto un’ottima gara anche se non era al meglio e ha stretto i denti. Se fossi rimasto con quel assetto avrei inserito Asllani, ma ho preferito giocare in un altro modo”.
L’Inter riparte nella caccia allo scudetto perduto.
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