in ,

In Europa è un’altra cosa

gufare inter - juve
Fonte immagine: *sevillafc

Gufare è una cosa meravigliosa, una scelta di umanita’ unica. Poter ammettere davanti a chiunque che desideri che tutto vada male a chi vuoi male.

Non ammetti nell’ambiente lavorativo che speri che l’odiato collega venga licenziato, non ammetti in amore che speri che la tua ex trovi in futuro solo uomini sbagliati: ma nello sport puoi! Puoi gufare la Juve, l’Inter, qualsiasi squadra, e considerare il suo fallimento il tuo successo.

E’ come sperare che l’uomo che si porta a letto la tua compagna faccia cilecca… Consolazioni da poco? Si, forse, ma intanto prendiamocele. E se gli interisti hanno gufato la Juve con il Lione, ieri sera è toccato ai bianconeri gufare i neroazzurri. Hanno perso tutti? Certo, ma se volete vedere il bicchiere mezzo pieno, hanno vinto tutti. Ecco, magari la Juventus era più lontana dalla nobile Coppa, che non l’Inter, finalista, da quella meno nobile, ma la sostanza è che sui social, come una volta nei bar, si è celebrata l’altrui sconfitta.

Più sorprendente quella della Juve, più devastante quella dell’Inter, che voleva alzare un trofeo europeo dieci anni dopo. Poi, lo sappiamo, quello di Mourinho era un’altra cosa, e pure la squadra era di altra caratura.

Perché l’Inter ha perso? Per casualità, innanzitutto, dato che uno indovina la rovesciata da highlights su youtube e, nel dubbio, Lukaku provvede a mettere dentro la palla che sarebbe uscita. Poi, volendo, prima c’e’ un suo errore quando è lanciato a rete e spara sul portiere. E poi perché bisogna rendersi conto che chi domina, o insegue ad una narice, in Italia, non è affatto detto che riesca a farlo in Europa. Scompare la tutela arbitrale, innanzitutto, perché tutte sono società di nome e potenti.

Ecco, ogni tanto ci chiediamo cosa farebbero in campionato certe squadre senza benevolenza della terna: secondo me ristringerebbero la forbice con le formazioni meno quotate, ma resterebbero al piano di sopra.

Ma appena si va in Coppa la musica cambia, perché gli avversari sono più forti e i direttori di gara più imparziali. Poteva vincere l’Inter, certo, ma non lo ha fatto e, quindi, pochi complimenti. Perché nello sport non si celebrano le finali raggiunte, ma si demonizzano quelle perse. E’ giusto? Forse no, ma Conte, secondo voi, stanotte ha dormito?

Per altri editoriali di Jack Bonora, clicca qui.

Fonte immagine: *sevillafc