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Il ventunesimo Slam di Nadal

Nadal super Djokovic e Federer
Fonte immagine: *Pagina Facebook Australian Open

Pochi giorni fa ho scritto un articolo sul match Berrettini-Nadal. Ovviamente nel raccontarlo non ho potuto evitare di celebrare Rafa, e, quindi, cercherò di non ripetermi. Del resto una cosa è battere Matteo, un’altra è vincere l’Australian Open sconfiggendo Medvedev quando sei sotto 2-6, 6-7, 2-3 e 0-40. con tre palle break per il tuo avversario.

Credo che questa vittoria entri nella storia del tennis, dove, per la cronaca, Nadal c’era già, si tratta solo di vedere su quale gradino del podio. Intanto i numeri: questo è il ventunesimo Slam della sua carriera, ha superato Federer e Djokovic. Già questo potrebbe aiutarci nello stilare la classifica. Darei anche un’occhiata alla carta d’identità dei “tre tenori”.

Rafa è un 86, Roger un 81 e Novak un 87. Lo svizzero ha avuto più tempo per vincere, anche, se, onestamente, l’ultimo biennio, tra pandemia e problemi al ginocchio, lo ha reso un leone che non si vuole arrendere al tempo. Ritengo che la sua classe superi quella dei due avversari, questo sì. E per la cronaca, che oggi entrambi lo batterebbero agevolmente, anche nelle migliori condizioni.

Il serbo in questo momento rischia di essere valutato più per la sua posizione No vax che non per ciò che ha dato sul campo. Ma, tennisticamente parlando, è un fenomeno. E Rafa? Abbiamo ancora negli occhi la sua vittoria con Medvedev e, ora come ora, diremmo che è il più forte di sempre. Perché alle soglie dei 36 anni ha retto 5 ore e 25 minuti, perché ha sovvertito ogni pronostico ribaltando il march, perché arrivava non al top della condizione e ha compiuto l’impresa. Dico solo che non dobbiamo farci condizionare dal momento nel valutare tre atleti che sono nella storia dello sport.

Il caso vuole che siano tre persone piacevolissime e tre marziani scesi sulla terra nello stesso periodo. E oltre a questo aspettiamo a dare un giudizio definitivo, diamolo a fine carriera. Per Roger ci siamo vicinissimi, per Novak lo deciderà la Legge più della condizione fisica, per Rafa c’è sicuramente ancora tempo. Mi immagino, qui, davanti al computer, nel cuore della notte, a scrivere lo stesso articolo tra due anni. Ecco, forse allora avrò una risposta definitiva. Intanto godiamoceli.

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