Mathieu Van Der Poel commenta il suo grande ritorno al Giro d’Italia. Una corsa che non si aspettava di affrontare con questa lucidità e la capacità di gestire le energie: “Dopo 21 tappe, ho come l’impressione di sentirmi meglio di quello che mi sarei aspettato. Però questa è una analisi che va fatta a freddo, una volta terminato il periodo di riposo. In questo momento non so dirle se questo Giro mi ha reso un corridore migliore di quello che ero, oppure no”.
Il giovane corridore belga era arrivato in Italia per puntare alla maglia rosa. Anche se alla fine non è arrivato il coronamento di questo sogno: “La priorità era indossare la prima maglia rosa, perché il disegno della prima tappa me ne dava l’opportunità e non è una occasione che capita tutti gli anni. Così si può dire che la missione sia stata compiuta. Forse ho perso una vera occasione a Napoli, quando sarebbe stato meglio che in fuga ci fosse stato un altro compagno assieme a me”
Van Der Poel ora tira il fiato
Van Der Poel correrà nel World Tour grazie al team Alpecin-Fenix. Un aspetto scontato, visti i risultati ottenuti nel 2022: “Si tratta di uno status, ma i nostri risultati da un po’ stavano dimostrando che valiamo quel livello. Magari sarà una opportunità per avere altri compagni molto forti. Io ho un contratto lungo e non ho mai pensato di andare via. Mi sento come in una seconda famiglia. E fino a Parigi 2024 continuerò tra strada, cross e mtb”.
Il belga non è esattamente un tipo che tende a fermarsi facilmente nel corso di una stagione. Per questo motivo, quando i colleghi della Gazzetta dello Sport gli chiedono del suo programma, vuole pensarci un attimo: “Beh, il Giro è appena finito! Ma salvo cambi la prossima gara sarà direttamente il Tour, quindi il primo luglio a Copenaghen. Niente campionati nazionali. Dopo un break, dovrei allenarmi in altura, credo a Livigno dove sono già stato altre volte”.
VDP è pronto per nuove e mirabolanti avventure.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @amicidellapista