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Il Metaverso cambierà il calcio?

Vediamo cosa sta accadendo tra realtà virtuale e lo sport più amato al mondo

Calcio e Metaverso

Il calcio in TV potrebbe sparire. Spieghiamo subito per evitare comprensibili sgomenti. Guardare una partita nel più classico dei modi potrebbe presto passare di moda per seguire il corso del tempo e soprattutto le nuove tecnologie. “Il metaverso è qualcosa che conosciamo poco”, sembra scontato ma questa frase raccoglie una grandissima verità. Parliamo infatti di un mondo, un nuovo mondo, destinato ad entrare con prepotenza nella vita di tutti i giorni. L’avvento delle nuove tecnologie, tra cui il metaverso, permette di offrire esperienze molto più immersive liberandoci dai vincoli spazio-temporali del mondo fisico. Alcune squadre si stanno già muovendo in tal senso, altre aspettano il momento giusto.

Il primo campanello d’allarme, in positivo, è stato suonato da Zuckerberg (uno degli uomini più innovativi e moderni al mondo) a ottobre dello scorso anno quando decise di porre l’attenzione su questo nuovo tema, arrivando addirittura a cambiare il nome della sua azienda. Da qui nasce la speranza di avere a portata di click la possibilità di seguire la propria squadra anche da un’altra parte del mondo.

Metasoccer: il primo metaverso a tema calcistico

Prima che lo smartphone diventasse così tanto di uso comune, si era soliti crescere, sin da piccoli, con il joystick delle più famose console tra le mani. Ora però un gioco potrebbe realmente trasformarsi in un vero e proprio universo virtuale. Ed è qui che trova senso Metasoccer, il primo metaverso a tema calcistico, firmato Marc Cercós, Àlex Fiestas e Patxi Barrios. Un gioco in cui si dà la possibilità di sperimentare un vero ambiente sportivo provando a gestire il proprio team, ingaggiando giocatori e persino scommettendo sull’esito delle partite. Una presa di posizione importante che ha fatto rizzare le antenne persino alle più grandi realtà del settore calcio.

Un sogno che può diventare realtà

In tal senso il Real Madrid, che è la squadra più titolata al mondo, così come una delle più attente al correre del tempo, forte della costante voglia e ricerca di adattarsi ai cambiamenti, è tra le apripista tra il calcio che conta ed il metaverso. Proprio i Blancos, che stanno mettendo a puntino il Santiago Bernabeu, sperano che lo stadio possa contribuire ad un sensibile aumento del fatturato anche grazie alle possibilità offerte dal metaverso. Tra tutte, quella di far vivere ai propri tifosi le stesse emozioni provate all’interno dello stadio durante i match ufficiali, osservando la partita da una posizione privilegiata, cantando cori e inneggiando la squadra insieme a tutti gli altri tifosi.

Machester City, una nuova casa nel metaverso

Lo stesso pensiero in Inghilterra, più precisamente, a Manchester, sponda City, dove gli enormi capitali di Khaldun al-Mubarak stanno garantendo ai Citizens sogni di gloria. Anche grazie alla preziosa collaborazione con gli esperti di realtà virtuale di Sony, le immagini in HD e la tecnologia Hawk-Eye potrebbero presto permettere all’Etihad Stadium di essere ricreato all’interno del metaverso. Anche in questo caso l’obiettivo principale è quello di aumentare il fatturato, nonche quello di  permettere anche ai tifosi d’oltreoceano di vivere le emozioni che solo l’Etihad sa dare. Poi c’è il capitolo legato all’interattività, e che sicuramente interessa anche il Madrid: i dirigenti infatti non vogliono regalare la semplice visione della partita ma vogliono garantire ai tifosi di interagire in tempo reale, oltre a grandi opportunità di business nel campo dei gadget e degli oggetti indossabili dai vari avatar.

Il metaverso è già realtà

Se pensate che l’avvento del metaverso sia qualcosa di riservato ad un futuro molto lontano allora vi sbagliate di grosso. Già nello scorso campionato, infatti, è stata trasmessa una prima partita di Serie A nel metaverso. Ad avere l’onore dell’esordio, Milan e Fiorentina nel match trasmesso su The Nemesis: metaverso in cui proprio la serie A ha adibito una room dal quale assistere al match con il proprio avatar. La trasmissione però era riservata ai soli spettatori provenienti dall’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa), anche grazie alla collaborazione tra TIM, ConsenSys e The Nemesis. Una prima prova limitata alla sola visione del match, senza alcun privilegio di cui sopra.

Il futuro è ancora tutto da scoprire seppur la piega che ha intenzione di prendere non sia più così tanto un segreto e, siamo certi che calcio e metaverso siano un connubio vincente.

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