Samir Handanovic ha deciso di continuare la sua storia d’amore con l’Inter. Un rapporto che dura ormai da undici anni: “Per me stare all’Inter dal 2011 è onore e responsabilità, ma pure appartenenza, identità. Se sono rimasto così tanto è perché qui sto bene e c’è stata una continua crescita, mia e del club. Non mi sono mai stufato: contano passione e fame. Qui c’è storia, sapevo che dopo i momenti duri sarebbero arrivate le vittorie”.
Come si distingue un semplice giocatore che indossa una maglia da uno che la vive come una seconda pelle? Il portiere sloveno lo spiega così alla Gazzetta dello Sport: Interismo è emozionarsi per la maglia, sentire qualcosa di speciale. Vedere questo non solo come un posto di lavoro o guadagno, ma come qualcosa che dà sentimenti, a prescindere dalle vittorie o dalle sconfitte. Puoi pure andare via da qui, ma in tanti poi vorrebbero tornare…”
Handanovic riaccoglie Lukaku
Un volto sicuramente gradito, tra i nuovi, è quello di Romelu Lukaku. Handanovic non è sorpreso del ritorno del bomber belga: “Ho visto come stava al Chelsea, ho ascoltato la sua famosa intervista, si sentiva malinconia e nostalgia. Devi sempre sapere in che spogliatoio vai e Rom sapeva che il nostro è sano, allegro, positivo. Nella vita spesso all’inizio si sceglie per motivazioni economiche, ma poi subentra sempre il benessere: se stai bene da una parte, è normale tu voglia tornarci”.
Si arriva al ruolo di portiere titolare, che Handanovic dovrà contendere ad Andre Onana per la prossima stagione. Il capitano, in ogni caso, intende rimettersi alle volontà del suo allenatore Simone Inzaghi: “Le scelte è giusto che le faccia lui, il nostro rapporto è come deve essere quello tra un capitano e un mister: facciamo tutto per il bene dell’Inter. So quale è il mio posto, rispetto regole e gerarchie, poi se serve esprimo la mia opinione”.
Un capitano che non abbandona la nave, anche quando potrebbe cercare nuove avventure.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @reuschgoalkeeping