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Gli insulti di un leone da tastiera a Sinisa Mihajlovic

La figlia indignata ed anch’io, ecco il mio punto di vista.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @sinisamihajlovic_

Il Bologna sta giocando malino e ha appena tre punti in classifica, capita a tante squadre di proporre un inizio di stagione modesto, o di avere una flessione nel corso della stessa, ma, fortunatamente, non di avere un allenatore malato. Si, perchè Sinisa Mihajlovic lotta da tempo contro la leucemia. Cosa ha pensato di fare qualche “leone da tastiera”? Augurargli la morte e, logicamente, la figlia si è indignata, come poi ha fatto il serbo. E noi cosa dobbiamo augurare a chi ha fatto ciò? Eh no, non di ammalarsi, o di morire, sennò saremmo suoi pari. Io gli auguro che la fidanzata lo molli perchè scrivendo ciò che ha scritto ha dimostrato insensibilità, che i genitori, tifosi del Bologna, gli tolgano la paghetta e lo estromettano dall’asse ereditario, che il datore di lavoro gli tolga qualsiasi ruolo di responsabilità, o mai glielo affidi. Che qualcuno lo prenda sottobraccio e lo costringa a fare volontariato tra i malati, per rendersi conto di cosa sia la sofferenza. Certo, sono convinto che il Bologna non renda anche per colpa del suo allenatore, che ci sia uno scollamento con la dirigenza e qualche dichiarazione inopportuna. Certo sono convinto che sia dura dirigere una squadra quando la salute non c’è, ma io posso solo augurargli una perfetta guarigione. Io non auguro la morte al “leone da tastiera”, anche se c’è una certa analogia visto che il morto non sa di essere morto e il cretino non sa di essere cretino.

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Fonte immagine: Profilo Instagram @sinisamihajlovic_