in

Un uomo di calcio

Giovanni Galli: un portiere che ama il calcio

“Quando il mio babbo, Mario, è morto, io ero al mio primo anno in serie A; la Fiorentina era ultima in classifica, dovevamo salvarci.
Quell’anno, era il campionato 1977-78, mi diceva: «Portami alla partita anche in barella». Ma era impossibile, lo sapeva bene. Aveva un tumore alle ossa, non poteva in alcun modo muoversi dal letto, il rischio di continue fratture era troppo alto.
Mio padre è morto soffrendo anche per non avermi mai visto giocare in serie A. Eppure, se ho avuto la possibilità di vincere, e tanto, lo devo esclusivamente a lui.

Allora, avevo circa dodici anni, vivevamo nelle case popolari di Pisa. Lì il mio babbo, che aveva anche un po’ la vocazione dell’artigiano, ci aveva costruito due porte da calcio. Assieme ad altri amici del quartiere, si giocava nella squadra chiamata Pubblica Assistenza San Martino.
Ci preparavamo per un campionato giovanile che sarebbe iniziato di lì a poco. Io, di solito, giocavo a centrocampo. Tuttavia, arrivati alla prima partita di campionato ci siamo ritrovati all’improvviso senza portiere.
Stavamo per rinunciare quando il mio babbo mi ha detto: «Dai Giovanni, vacci te in porta, poi quando si trova il portiere ritorni a centrocampo».
E da lì non sono più uscito. Tutta la vita in porta.

Sono sempre stato una persona semplice. Non mi sono mai lasciato tentare dai vizi e dalle occasioni, più o meno lecite, che gravitano intorno al nostro mondo. Per esempio, andare in discoteca o frequentare locali alla moda, posti da vip, non me n’è mai importato nulla.
Nella mia vita credo di essermi ubriacato una sola volta.

I miei amici sono un pasticciere e un macellaio. Guardo con rispetto sia le persone importanti sia quelle più modeste.
Questo è il mio mondo: non mi sono mai fatto mancare niente, mi sono tolto tutti gli sfizi possibili. Però la mia macchina non è mai stata una Ferrari o una Porsche, non per questioni ideologiche o per chissà quale morale, per l’amor di Dio, ma perché la macchina è per me solo un mezzo di trasporto.”

[Giovanni Galli]

Fonte: Autobiografia “La vita ai supplementari”.

Seguiteci anche su Instagram, per scoprire tante curiosità dal mondo del calcio e vedere qualche protagonista in diretta.

Oltre i Colori

Se volete conoscere altri racconti romantici e passionali dal mondo sportivo, cliccate QUI.

Fonte immagine: * Pagina Facebook Giovanni Galli