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“Fedal”: l’ultimo doppio Federer – Nadal

Il ritiro di Federer
Fonte immagine: *Pagina Facebook Rafa Nadal

Perdonatemi se scrivo ancora di tennis, ma l’articolo sul ritiro di Federer era obbligato e adesso non può mancarne uno su “Fedal”, il doppio Federer-Nadal. Non mancherà un’analogia con il calcio, comunque, non vi preoccupate, perché tra poco vi racconterò un aneddoto gustoso su Vialli e Mancini. Anzi, lo faccio subito, poiché mi consente di rivivere un abbraccio che ha fatto storia, quello degli Europei 2021, tra il Mister della Nazionale e il Team manager, da lui voluto, malato di cancro. Erano due fuoriclasse, compagni di squadra alla Sampdoria, amicissimi. Ma una volta litigarono di brutto e un collega di una prestigiosa testata giornalistica mi raccontò di avere preparato tutto per un articolone sulla loro splendida complicità e, invece, li trovò in guerra aperta. “Se vuoi parlo con te, ma insieme a quell’altro proprio no”. Chi lo disse? Entrambi. Ai quali ci volle un po’ di tempo per riappacificarsi, di sicuro non in tempo per la suddetta intervista. Poi la pace, come detto, e tanti bei momenti, sportivi e non, vissuti insieme.

Federer e Nadal, invece, non hanno mai giocato nella stessa squadra, sono sempre stati avversari, ma il tennis, rispetto al calcio, non è sport di contatto e la dietrologia del pallone non sa nemmeno cosa sia. Molto più facile diventare amici, o, comunque, non andare in attrito. Per la cronaca, molto più facile anche truccare le partite, visto che si gioca in due e basta una pallina un po’ più morbida per far fare il punto all’avversario… Certo non lo fanno lo svizzero e lo spagnolo che hanno onorato meravigliosamente il tennis e hanno chiuso nel modo più bello. L’addio di uno dei due segna anche per l’altro che il tempo, sportivo, sta per scadere.

“And now, the end is near”, canterebbe Frank Sinatra. Anche Mc Enroe rimase un po’ solo quando Borg disse basta, ma Bjorn ne aveva 26 e John 23, altra storia. Poi l’orso svedese divenne testimone di nozze del moccioso del tennis. L’avversario fortissimo è la vita che ci troviamo ad affrontare, che a volte ci sconfigge, a volte viene battuta, ma ogni mattina ringraziamo perché c’è. 20 anni di tennis in quel doppio, 20 anni di vita, anche per chi scrive. Piangevano loro, piangevo io, piangevate voi. Loro colpivano la palla, scendevano a rete e chiudevano i punti, noi amavamo, bevevamo, vivevamo. Grazie di tutto, campioni.

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Fonte immagine: *Pagina Facebook Rafa Nadal