Per chi appartiene alla mia generazione, che ha vissuto in serie A le gesta di gente come Ronaldo (il fenomeno), Shevchenko e Batistuta, questo tuffo nel passato rischia di far cadere qualche lacrimuccia, e allora immaginate quale battaglia a colpi di rilancio poteva scatenarsi nelle aste dell’epoca dinanzi a cotanti nomi.
Spesso però non bastano i top-player a far vincere il fantacalcio, serve quel colpo di genio, l’intuizione fatale, la mossa decisiva.
Basta guardare la classifica marcatori della serie A degli ultimi 20 anni per ritrovare, tra gli altri, tale Cristiano Lucarelli battagliare con Alberto Gilardino all’ultimo gol nella stagione 2004/2005 laddove resta epico il famoso Parma-Livorno 6-4 in cui entrambi misero a segno 4 gol, roba da mandare in brodo di giuggiole chi li aveva schierati.
A quel tempo l’utilizzo di internet non era così diffuso, non esistevano gli smartphone e le relative app ma la passione per il fantacalcio era già ad altissimi livelli tanto da scatenare dibattiti e polemiche per colui che aveva beneficiato della doppietta di Nesta, difensore del Milan, contro il Chievo al Bentegodi, non proprio un goleador.
Ogni fantacalcio che si rispetti porta con sé una quantità di scambi che genera discussioni e polemiche, proteste e accuse di combine. Fu ciò che accadde quando Burdisso e Gomez (si proprio lui, il papu), all’epoca militanti rispettivamente con Roma e Catania furono scambiati per un giovanissimo ma già promettente Alexis Sanchez, il quale in coppia con Di Natale fu protagonista di uno dei momenti più memorabili della storia recente della Serie A, il famoso 7 a 0 rifilato al Palermo a domicilio il 27 febbraio 2011, 7 gol in 2 con relativa scorta di assist.
Totò Di Natale è stato molto spesso sottovalutato durante le aste, perlomeno nei suoi primi anni di carriera in cui era un buon giocatore, lontano però da ciò che sarebbe diventato negli anni successivi. Per questo motivo ciò che accadde nell’autunno del 2007 col senno di poi risulta incomprensibile ma in quel contesto passò quasi sotto silenzio e neanche i protagonisti dello scambio avrebbero immaginato un esito simile. Nella lega storica di cui faccio parte da quasi vent’anni, Di Natale fu scambiato con tale Luca Saudati, il primo finì la stagione col bottino di 17 reti, mai così tante fino a quel momento, per il secondo fu la fine prematura di una carriera abbastanza anonima. Sliding Doors.
La stagione 2018/19 è stata invece caratterizzata dall’arrivo di Cristiano Ronaldo nel campionato italiano, diventando ovviamente il protagonista assoluto di ogni asta con tanto di applauso finale per chi se lo accaparrava. Il bottino finale è stato tutto sommato quello previsto, 21 gol che però non gli hanno consentito di andare oltre il quarto posto nella classifica marcatori. Lo hanno preceduto 3 calciatori che in passato non avevano mai raggiunto tali picchi di rendimento, Quagliarella (26 reti), Zapata (23) e Piatek (22). Di sicuro non 3 top player all’asta iniziale. Ne consegue che più di qualcuno sia riuscito a mettere insieme un tridente da 70 gol in stagione. Tanto imprevedibile quanto irripetibile.
A volte invece capita che siano situazione extra calcistiche a condizionare gli scambi. Nell’asta di riparazione invernale della stagione 2019/2020, Belotti e Kolarov vengono ceduti in cambio di Icardi qualche giorno prima che l’ex capitano nerazzurro, complice la sua discussa biografia, chiuda formalmente la sua carriera in nerazzurro appoggiando totalmente l’atteggiamento della moglie Wanda Nara, sua procuratrice. Anche le donne possono risultare delle variabili nella storia del fantacalcio.